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Minuteman III, “dopo il voto negli Usa il lancio del missile nucleare ipersonico americano”

A sei giorni dalla notizia di un test di nuovo missile balistico da parte della Corea del Nord, arriva quella che svela che “gli Stati Uniti testeranno un missile nucleare ipersonico poche ore dopo la chiusura delle urne”. È il Daily Mail a riportare la notizia sottolineando che il lancio del missile Minuteman III, disarmato, […]

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A sei giorni dalla notizia di un test di nuovo missile balistico da parte della Corea del Nord, arriva quella che svela che “gli Stati Uniti testeranno un missile nucleare ipersonico poche ore dopo la chiusura delle urne”. È il Daily Mail a riportare la notizia sottolineando che il lancio del missile Minuteman III, disarmato, era previsto fra le 23 di martedì e le 5 del mattino di mercoledì dalla base spaziale di Vandenberg, in California. Proprio in coincidenza con lo spoglio dei voti per le elezioni presidenziali che riporteranno Donald Trump alla Casa Bianca il prossimo gennaio.

Il test, spiegano alcuni funzionari dell’esercito al Daily Mail, è di “routine ed è stato programmato con anni di anticipo”. Il lancio di un missile balistico intercontinentale (Icbm) ha generato qualche perplessità, ma i funzionari militari hanno fatto notare lo scopo del test è quello di mostrare “la prontezza delle forze nucleari statunitensi” e fornire “fiducia nella deterrenza nucleare della nazione” tra i timori della crescente minaccia dello scoppio della Terza Guerra Mondiale. L’arma può raggiungere una velocità di oltre 15.000 miglia orarie, consentendo di colpire qualsiasi obiettivo in tutto il mondo in soli 30 minuti dal lancio.

L’Icbm è una componente vitale delle forze dell’esercito statunitense, in grado di consegnare un carico nucleare a obiettivi in tutto il mondo, ma è previsto che venga eliminato entro il 2029 e sostituito con l’ICBM LGM-35A Sentinel. L’Aeronautica militare statunitense ha dichiarato che “il sistema d’arma Sentinel è l’opzione più efficace dal punto di vista dei costi per mantenere una parte terrestre della triade nucleare sicura, protetta ed efficace e ne estenderebbe le capacità fino al 2075”.

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