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“Prima suonate e poi vi paghiamo”: ecco la rigida clausola anti-lite per gli Oasis. Per Noel e Liam Gallagher 7 milioni di euro dopo ogni concerto

I team dei rispettivi artisti attenti ad evitare che possano avvenire screzi non desiderati dietro le quinte dei concerti. Tutto deve essere perfetto e la posta in gioco è altissima

di Andrea Conti
“Prima suonate e poi vi paghiamo”: ecco la rigida clausola anti-lite per gli Oasis. Per Noel e Liam Gallagher 7 milioni di euro dopo ogni concerto

“Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”, recita un vecchio e saggio detto. Mai è stato così attuale specie per la reunion degli Oasis. Sebbene i concerti previsti per questa estate (si parte il 4 luglio) siano già sold out da subito, per Liam e Noel Gallagher, gli ex fratelli terribili della musica mondiale, le cose sono un po’ complicate. Il tabloid The Sun ha rivelato che esiste una clausola “anti-lite” inserito nel contratto blindato che i due artisti hanno firmato. Live Nation ha voluto tutelarsi al 100% per evitare brutte sorprese dietro l’angolo. Non sia mai che un litigio improvviso dietro le quinte possa mandare a monte quelli che sono i concerti più attesi del 2025.

Le cifre sono stratosferiche: sette milioni di euro dopo ogni concerto, la metà andrà nelle tasche di ciascuno. Il calendario del tour che partirà dal Regno Unito per poi planare in America, Brasile, Cile, Canada, Messico fino in Australia conta oltre trenta concerti negli stadi.

Dunque, calcolatrice alla mano, i due fratelli Gallagher se ne guardano bene, nelle intenzioni, di far baruffa. Ed ecco che, a quanto pare, c’è una organizzazione capillare già prevista per far sì che i due cantanti entrino in contatto solo sul palco, senza incrociarsi nel backstage. I rispettivi manager sono terrorizzati alla sola idea che tutti i soldi possano andare in fumo per una semplice scazzottata improvvisa.

“Non ci sono stati guadagni iniziali, come prevedono i contratti di molti tour, – ha detto al The Sun una fonte vicina all’organizzazione – perché, in definitiva, se dovessero litigare, lascerebbero tutti per strada. È un accordo comune, ma a causa della relazione infuocata tra Noel e Liam sembra ancora più necessario. È un modo semplice e, si spera, efficace per assicurarsi che possano tollerarsi a vicenda per tutta la durata degli spettacoli”.

Poi è intervenuto Gaby Cartwright, responsabile delle partnership per Live Music Industry Venues and Entertainment: “È stato stabilito che non verrà messo nelle mani degli artisti neanche un euro finché non sapremo che saliranno effettivamente sul palco, perché si tirano indietro di continuo. Ci sono in gioco i soldi di così tante persone che lavorano a questo show: gli agenti degli artisti stessi, i promotori, la troupe, la band, gli uffici stampa, l’etichetta e il management. È nell’interesse di tutti che questo tour vada avanti”.

Intanto iniziano ad emergere alcuni dettagli sulla preparazione dello show, c’è chi promette che i fratelli Gallagher siano “concentrati nel mettere in scena il miglior spettacolo per i loro fan. Sarà un evento storico”. Quello che si sa è sul palco si vedrà un concerto diviso in tre atti presente passato e futuro. Ci saranno i brani più famosi della carriera della band e non si esclude la presenza di qualche inedito.

Insomma “fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio” rimane il mantra che tutti quelli che lavorano attorno ai Gallagher recitano ad ogni ora della notte e del giorno.

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