"Non faccio parte del progetto, ma sono in trattativa per supervisionare la mia immagine", ha dichiarato Sollecito all'Adnkronos
“Ognuno ha fatto le sue scelte di vita”. Con queste parole Raffaele Sollecito commenta la serie tv che Amanda Knox sta producendo sul delitto di Meredith Kercher. Sollecito, ricordiamo, all’epoca era fidanzato con Amanda ed entrambi furono accusati dell’omicidio della studentessa americana con cui dividevano un appartamento nel centro di Perugia, poi furono assolti dalla Corte di Cassazione dopo un lungo e travagliato iter giudiziario. Per l’assassinio di Meredith Kercher è stato condannato definitivamente Rudy Guede, che ha terminato di scontare la pena che gli è stata inflitta.
Oggi, a 17 anni dalla tragedia, la storia di Amanda Knox e del delitto di Meredith Kercher torna a far parlare di sé, grazie alla serie tv prodotta per Hulu (Disney), le cui riprese sono in corso proprio in questi giorni in Umbria. Un progetto che ha subito suscitato polemiche, riaccendendo il dibattito su uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi anni. E che, inevitabilmente, vede coinvolto anche Raffaele Sollecito, seppur indirettamente: “Non faccio parte del progetto, ma sono in trattativa per supervisionare la mia immagine“, ha dichiarato all‘Adnkronos. “Anche se sono sicuro che la mia immagine verrà trattata bene, visto che c’è Amanda non ho dubbi. Mi fido di lei e del suo giudizio su di me, anche perché la conosco già”.
Sollecito, che non ha ancora incontrato l’attore che lo interpreterà nella serie, ha espresso il desiderio di “vedere le battute e come è stato sviluppato il personaggio“. “Visto che in passato tutti i giornali hanno parlato di me, dicendo quello che gli pareva, oggi vorrei essere io protagonista di quello che sono“, ha aggiunto. Quindi ha sottolineato di non voler giudicare le scelte di Amanda Knox, che ha deciso di raccontare la sua esperienza attraverso la serie tv: “Ognuno ha fatto le sue scelte di vita. Io faccio l’ingegnere, Amanda ha scelto nella sua vita di occuparsi delle persone vittime di ingiustizie”, ha affermato. “Non mi sento su questo di dare giudizi etici. Raccontare la propria vita vissuta dentro una grande tragedia è un suo diritto”. Sollecito ha anche ricordato che anche la famiglia Kercher ha la possibilità di raccontare la sua versione dei fatti: “La famiglia Kercher può sempre fare un film o una serie sulla vita di Meredith, nessuno glielo impedisce”, ha concluso.