La realtà sconfigge la fantasia di qualcuno. Dopo settimane e settimane di trasmissioni, adesso avremo dotte analisi e articoli sul fatto che in realtà avrebbe vinto la Harris perché Trump è un pericolo fascista, razzista, machista, egoista, ecc, ecc, ecc, con tutti gli ‘ista’ del mondo. Se avessero dovuto votare i giornalisti, i commentatori e i politologi italiani, avrebbe vinto la Harris con il 95% dei voti, perché Trump c’ha il ciuffo storto, è omofobo, è un delinquente, è un fascista. Stanotte su Rai 3 parlavano di machismo, su La7 sembrava che si stesse celebrando la disfatta della democrazia”. È un fiume in piena il leader della Lega Matteo Salvini che, ospite di Non stop news (Rtl 102.5), esprime, come è ovvio, la sua soddisfazione per la vittoria di Donald Trump, definendosi “strafelice” e vantandosi di essere stato “uno dei pochissimi” ad aver espresso la sua ammirazione per il tycoon americano.

E aggiunge: “Trump è stato votato dalla gente: bianchi, neri, latini, giovani, anziani. Leggevo che sono elezioni influenzate dagli hacker russi. Ragazzi, adesso siamo su Scherzi a parte. Han votato alcune decine di milioni di donne e uomini liberi. Io sono strafelice, anche perché una parte della vittoria sicuramente ce l’ha anche Elon Musk – prosegue – Se non la pensi come il politicamente corretto, spesso orientato a sinistra, sei criticato a prescindere perché esisti, perché respiri, perché pensi. Non si capisce perché chi fa campagna per la sinistra sia una persona straordinaria, dedita all’amore, alla pace, alla fraternità, e chi vota Lega o vota Trump o non vota sinistra sia un mezzo delinquente. Poi, per carità, io mi occupo d’Italia, di ponti, di gallerie, di ferrovie“.

Il vicepresidente del Consiglio confida nella fine delle guerre, come promesso da Trump: “Spero maggiormente nel ritorno della pace e sposo tutti i temi di Trump: taglio delle tasse, lotta all’immigrazione clandestina, aumento dei salari, rivendicazione delle radici cristiane. Se rientrasse un nuovo equilibrio mondiale con la chiusura dei conflitti tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina, sarebbe l’intero mondo a guadagnarci, visto che durante il governo dei democratici questo ordine è saltato per aria.. Putin e Zelensky? Sicuramente Trump ha dei rapporti personali che in passato gli altri o non hanno avuto o non hanno voluto usare. Spero che si apra un tavolo di trattativa e poi decideranno ucraini e russi cosa accettare o cosa non accettare. Però penso che la guerra a oltranza possa magari convenire a qualcuno a Bruxelles o a Washington – continua – ma non conviene al 99% della popolazione di questa terra, compresi gli ucraini o gli israeliani o i palestinesi che stanno morendo. La mia priorità da genitore, prima ancora che da ministro, da uomo di 51 anni che vorrebbe che i suoi figli crescessero in un mondo più stabile e sereno, è il lavoro di Trump per la pace. Spero che nelle prossime settimane si veda la fine del tunnel, perché sarà un vantaggio per tutti, con tutto l’amore per Zelensky o per chiunque altro”.

Salvini poi sminuisce l’isolazionismo della politica di Trump e attacca duramente l’Unione Europea: “È chiaro che gli Usa, come la Cina, proteggano i propri mercati, gli Stati Uniti proteggono i loro mercati, è l’Europa che si deve svegliare. Noi dovremmo essere tutelati da quello che fa Bruxelles, che spero tragga lezione da questa elezione. Penso al settore dell’auto, che è stato l’esempio più eclatante di imbecillità – continua – mettere al bando solo in Europa dal primo gennaio del 2035 tutte le auto del mondo che non siano elettriche significa dare un grande vantaggio competitivo agli Usa e alla Cina. E non è colpa di Trump, ma di qualche fesso che per ignoranza o per malafede a Bruxelles mette a rischio 14 milioni di posti di lavoro del settore dell’auto e dintorni. Quindi, il problema non è Trump egoista e cattivo”.

Alla domanda dei conduttori sulla diversa visione di Trump da parte di alcuni alleati di governo della Lega, Salvini risponde che questo non intacca minimamente l’azione di governo. E approfitta per attaccare per l’ennesima volta i magistrati: “Spero che il tema della lotta all’immigrazione clandestina in Italia e in Europa venga affrontato da tutti con maggior rigore e maggior serietà. Noi abbiamo a che fare con giudici italiani che ogni giorno smontano le leggi che il Parlamento e il governo approvano per controllare i confini, espellere i delinquenti e i clandestini. La lezione degli Usa è che quelli che accoltellano il capotreno noi dobbiamo poterli espellere senza che nessun giudice si permetta di dire ‘l’egiziano no, il bengalese no, il tunisino no'”.

E quando gli vengono ricordati gli impeachment subiti da Trump e Capitol Hill, il senatore leghista ribatte lamentando la sua vicenda giudiziaria: “A proposito di giustizia e di politica nei tribunali, vi ricordo che state parlando con un ministro delle Infrastrutture e un vicepresidente del Consiglio che il venerdì prima di Natale rischia di essere condannato da un giudice a 6 anni di carcere vero e non di lavori socialmente utili. E questo per aver bloccato gli sbarchi”.

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