Calcio

San Siro, ecco il prezzo: Milan e Inter devono spendere 197 milioni per comprare stadio e terreni. Sala avverte: “È l’ultima chance”

197 milioni di euro. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questo è il prezzo dell’area di San Siro: lo stadio Meazza più i terreni circostanti. Questo è quanto dovranno spendere Milan e Inter per costruire lì la loro nuova casa. Nella giornata di ieri, 5 novembre, c’è stato un incontro a Palazzo Marino tra la giunta comunale […]

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197 milioni di euro. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questo è il prezzo dell’area di San Siro: lo stadio Meazza più i terreni circostanti. Questo è quanto dovranno spendere Milan e Inter per costruire lì la loro nuova casa. Nella giornata di ieri, 5 novembre, c’è stato un incontro a Palazzo Marino tra la giunta comunale guidata dal sindaco Beppe Sala e i rappresentanti delle due squadre milanesi. Dopo la formale manifestazione di interesse (non vincolante) presentata dai due club, è stata reso noto il prezzo elaborato dall’agenzia delle Entrate del terreno in cui sarà costruito il nuovo stadio.

Nei prossimi giorni, Inter e Milan dovranno dunque presentare una richiesta formale di accesso agli atti per ottenere la documentazione completa stilata dall’agenzia delle Entrate. Al momento non ci sono ancora informazioni sull’aspetto estetico che avrà la nuova casa di Milan e Inter, ma sembra che il nuovo impianto verrà edificato sulle attuali aree verdi. Il futuro del Meazza invece, resta momentaneamente ignoto: si parla di un abbattimento quasi totale dell’attuale stadio. Verrebbero salvaguardate solo la torre sud-est e una parte della curva sud.

Il sindaco Sala si è detto abbastanza fiducioso sul fatto che questa possa essere davvero la volta buona per dar vita al nuovo stadio: “È chiaro che questa è l’ultima chance. Adesso mostriamo ai club il valore dell’area e vediamo ciò che si può fare. Se il Milan e Inter confermano questo intento, il nostro obiettivo è quello di arrivare formalmente alla conclusione prima delle vacanze estive dell’anno prossimo. Si tratta di una novità dato che si passa dal diritto di superficie all’acquisto d’impianto e terreno. Per il Comune e per i milanesi è meglio, così incassiamo dei fondi che si possono reinvestire interamente sull’edilizia popolare e sul quartiere di San Siro che ne ha molto bisogno”.