In alcuni scatti fotografici ora in home page del New York Times si intravedono peraltro nuove striature di biondo nei capelli della first lady simili a quelle intraviste nel filmato dell’apparizione ai seggi.
È di nuovo #FakeMelania. La celebre teoria complottista secondo la quale la ex, pardon neo, first lady Melania Trump avrebbe almeno una sosia che la sostituisce in pubblico, è tornata in auge nelle scorse ore quando la donna si è presentata al seggio assieme al marito per votare. Su X è subito apparso un video dove da un corridoio, e in mezzo ad un codazzo di bodyguard, sono sbucati Donald e Melania. Lui con il solito cappellino rosso, giacca blu e camicia bianca senza cravatta; lei con enormi occhiali da sole quadrati più vestitone lungo a vita altissima.
Ora, ingrandendo alcuni frame del video (che è reale) Melania sorride e sembra Heather Parisi con una serie di sfumature di colore nei capelli tendenti al biondo chiaro. Inevitabile che in pochi istanti sia difficile sovrapporre l’immagine di signora elegante e un po’ più tirata della Melania a cui siamo abituati con questa signora che appare vicino a Trump. Se non fosse che oramai ogni sospiro sui social diventa caso complottista, la questione del “body double” sarebbe comunque intrigante. Le controfigure di personaggi pubblici sono sempre esistite, non ci sarebbe nulla di male, e poi Melania ha spesso dimostrato di non amare molto apparire con il marito in pubblico per via di mille quisquilie coniugali che non hanno mai reso il loro rapporto, come dire, idilliaco.
Ad ogni modo Melania è riapparsa in pubblico poche ore fa, durante la prima apparizione pubblica mondiale di Trump nuovo presidente statunitense grazie alla soglia superata dei 270 grandi elettori conquistati. Ebbene Melania è accanto a lui mentre indossa un tailleur grigio di Dior, vestito molto elegante, ben diverso dall’abito di mezza giornata prima. In alcuni scatti fotografici ora in home page del New York Times si intravedono peraltro nuove striature di biondo nei capelli della first lady simili a quelle intraviste nel filmato dell’apparizione ai seggi. Insomma, a questo giro di #FakeMelania non sembrano essercene.
Mentre discorso alquanto differente fu quando nel 2017 alle voci di un ritiro dalla scena pubblica di Melania seguirono alcuni scatti fotografici, tra cui uno celebre del marzo 2019 con Trump e una Melania in scarpe da tennis e giacca marinaretta che pareva tutto fuorché la moglie del presidente; e un altro scatto “presidenziale” discutibile sulle scalette dell’Air Force One. Fu peraltro lo stesso Trump a dover gettare acqua sul fuoco attraverso una serie di tweet e commenti ai giornalisti, affermando che tutto il trambusto che circondava l’ipotesi del “body double” fosse una fake news. Trump parlò addirittura di ritocchi delle fotografie, sintomo evidentemente di foto che sono state ritoccate, quindi che confermavano l’impressione che di fianco a lui non ci fosse la vera Melania.
Ricordiamo infine che la colpa di questa ennesima catena di sant’Antonio della #FakeMelania è nientemeno che di una editorialista del Guardian che rivelò nell’ottobre del 2017 di aver coniato la teoria della cospirazione twittando (senza foto a sostegno ndr): “Sono assolutamente convinta che Melania sia interpretata da un imitatore di Melania ultimamente”.