“Diventa il secondo presidente rieletto non consecutivamente, il primo criminale”: così titola il Washington Post per dare la notizia della vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane.

Un titolo che non passa inosservato, suggerendo una presa di posizione dei giornalisti, nonostante le intenzioni del proprietario Jeff Bezos di mantenere il giornale su una linea neutrale per fargli recuperare la credibilità dopo il crollo di fiducia nei confronti dei media. “Rinunciare all’endorsement è una scelta di principio, ed è quella giusta”, ha scritto Bezos nell’editoriale in cui annunciava la scelta di non fare il consueto endorsement per la candidata democratica, spiegando che nessun endorsement sposta l’ago della bilancia.

La notizia ha lasciato “scioccati” i giornalisti e portato diversi di loro a dimettersi, ritenendo che la scelta di Bezos sia dovuta alla paura di perdere futuri contratti federali, ipotesi smentita dallo stesso. La scelta ha portato anche alla protesta degli abbonati, portando più di 200 mila abbonati ad annullare l’abbonamento.

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