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“Per vent’anni ho subito abusi di ogni tipo da mia moglie: aggressione fisica, minacce, insulti verbali e umiliazioni varie”: la terribile storia di Richard Spencer

La testimonianza nella serie “My Wife My Abuser”, trasmessa per la prima volta su Channel 5 e poi disponibile su Netflix Uk

La vicenda di Richard Spencer ha scosso i telespettatori della Gran Bretagna. La sua storia è stata raccontata grazie a foto, video, testimonianze e l’intervista a Richard stesso nella serie “My Wife My Abuser”, trasmessa per la prima volta su Channel 5 e poi disponibile su Netflix Uk. Un caso di cronaca che ha lasciato tutti stupefatti.

Mi sono rassegnato al fatto che non mi riprenderò mai completamente dai suoi abusi e che avranno un impatto permanente e dannoso sulla mia vita – ha dichiarato la vittima – e su quella della mia famiglia. Gli abusi di Sheree nei miei confronti si sono evoluti e intensificati nel tempo per punirmi ed esercitare il controllo su di me. Gli abusi sono stati nascosti al mondo esterno, compresi amici e familiari. Sheree mi ha manipolato facendomi credere che fossi corresponsabile degli abusi. Ha detto che meritavo di essere punito”.

Richard per 20 anni ha vissuto nel terrore perché la moglie Sheree Spencer ha abusato di lui per vent’anni. La loro sembrava una vita familiare come tante altre con una casa, tre figlie e una lunga relazione. Invece dentro le mura domestiche era un inferno per il povero Richard con aggressioni fisiche, minacce, insulti verbali e umiliazioni varie. In uno dei video si vede la donna mentre sputa e prende a pugni Richard, lasciandolo con lividi e graffi. In un’altra occasione ha puntato un coltello alla gola di Richard e in un’altra la vittima ha riportato ferite permanenti all’orecchio e al gomito. Poi la denuncia, arrivata grazie alla spinta di un amico di Richard.

La donna si è dichiarata colpevole di comportamento coercitivo e di controllo e di tre capi di imputazione per aggressione che ha causato danni fisici effettivi. È stata incarcerata per quattro anni presso la Hull Crown Court nel marzo 2023. I reati di cui è stata dichiarata colpevole sono avvenuti tra il 2016 e il 2021. Attualmente è in prigione vicino a York. Infine il giudice Kate Rayfield, che ha emesso la sentenza, ha affermato senza indugio: “Questo è il peggior caso di comportamento coercitivo e di controllo che abbia mai visto nella mia carriera“.