È il numero 1 del mondo. Il dominatore di questo 2024. Sette titoli in un anno: Australian Open e Us Open, i Masters 1000 di Miami, Cincinnati e Shanghai, i 500 di Rotterdam e Halle. In carriera siamo invece a 17. Jannik Sinner si presenta alle Atp Finals non solo da padrone di casa, ma da padrone del tennis mondiale. Scontato il ruolo di favorito assoluto, anche perché le condizioni di gioco sono perfette per lui: cemento indoor. Nessuno su questa superficie è superiore all’azzurro.
A Torino, Sinner arriva con la voglia di riscattare la finale del 2023, quando perse da Djokovic. Conquistare un altro titolo per centrare un altro risultato storico: diventare il primo italiano a vincere le Finals. Chiudere un cerchio memorabile, reso ancora più incredibile se consideriamo la presenza della Spada di Damocle del ricorso Wada sul caso Clostebol. Un episodio che ha acuito la voglia di primeggiare dell’azzurro. La voglia di vincere ogni cosa possibile, dai tornei che contano fino alle esibizioni come il Six Kings Slam.
Per Sinner c’è anche la possibilità concreta di ottenere più punti rispetto a un anno fa (quando ne mise insieme 1000), per incrementare ancora in classifica. Per fare questo, l’azzurro deve vincere tutte le partite che gli si presenteranno, per mettere insieme i 1500 punti previsti.