Dopo il forfait di Djokovic, è diventato il giocatore più anziano di questa edizione. Daniil Medvedev si è qualificato per il sesto anno consecutivo per alle Atp Finals. Un risultato che arriva grazie ai piazzamenti. Sì, perché il russo (posizione numero 4 del mondo) è l’unico del lotto senza titoli nel 2024. L’ultimo successo (il ventesimo) è nel maggio 2023 agli Internazionali d’Italia. Quest’anno è stato finalista all’Australian Open e ad Indian Wells, semifinalista a Wimbledon, Miami, Dubai e Pechino. Quarti di finale allo Us Open e ottavi al Roland Garros.
A Torino arriva per spezzare questa maledizione, puntando a bissare il titolo conquistato nel 2020. Per chiudere in bellezza un’annata dal sapore deludente. Gli appuntamenti di avvicinamento non hanno lasciato soddisfazione. Hanno invece acuito la distanza tra lui e i rivali più importanti. Un esempio è la batosta accusata nel quarto di Shanghai contro Sinner.
Nonostante un titolo Slam in bacheca e il rango di ex-numero 1 del mondo, Medvedev parte in seconda fila tra i pretendenti al successo, proprio per la sua stagione ambigua e per quella distanza che pare ormai separarlo dall’azzurro e da Alcaraz. L’obiettivo minimo deve essere la semifinale, anche per evitare avvicinamento pericolosi da parte di Taylor Fritz, distante circa 500 punti. Mentre la finale è un traguardo alla portata. Sempre che ritrovi le sensazioni dei giorni migliori.