Dopo un 2023 interlocutorio, che lo aveva visto uscito dalla top 10, Casper Ruud torna alle Atp Finals, dove ha raggiunto la finale nel 2022 (battuto da Novak Djokovic). Norvegese, classe 1998, undici titoli in bacheca, Ruud arriva a Torino da numero 7 del mondo. La qualificazione è arrivata soprattutto grazie a una stagione su terra rossa brillante. Successi nel 500 di Barcellona (il primo della carriera di questa categoria) e nel 250 di Ginevra, finale nel Masters 1000 di Montecarlo, semifinale al Roland Garros. Ci sono anche le due finali sul cemento nel 250 di Los Cabos e nel 500 ad Acapulco.
Tra gli otto partecipanti pare essere quello che arriva peggio a questo appuntamento. Dopo il Roland Garros infatti il suo miglior risultato sono gli ottavi allo Us Open. Negli ultimi cinque tornei, sono arrivate quattro sconfitte all’esordio e una sola vittoria. Un score da dimenticare che rappresenta il termometro del suo stato di forma. E a questo si aggiunge la superficie, indigesta alle sue caratteristiche. Le aspettative sono quindi basse, impossibile sperare in un ultimo atto come accadde due anni fa. Realisticamente parlando, per Ruud riuscire ad ottenere una vittoria e 200 punti sarebbe già un ottimo risultato.