Cronaca

Funerali di Santo Romano, don Patriciello: “Questi ragazzi sono feroci, ma prima di pene più severe viene l’educazione” – Video

A Casoria è il momento del dolore. Tra lacrime e applausi centinaia di persone hanno omaggiato la salma di Santo Romano, il 19enne ucciso a colpi di pistola da un giovane di 17 anni dopo una discussione innescata da una scarpa pestata lo scorso weekend nel vicino comune di San Sebastiano al Vesuvio. “Dovevamo andare ai ‘baretti’ come facciamo tutti i weekend – racconta Giuseppe, uno degli amici di Santo che era presente la sera dell’omicidio – c’è stata una discussione, nessuna lite, ma sembrava tutto finito e invece è successo quello che non doveva succedere”. L’ennesimo funerale di una giovane vittima impone una riflessione più profonda secondo il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello che si è fermato con i cronisti davanti alla chiesa Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, dove si sono celebrate le esequie. “Io capisco quelli che chiedono pene più severe, però prima delle pene più severe viene l’educazione. Dobbiamo andare incontro a questi ragazzi, educarli prima. Io penso che tutto ciò che riguarda i minori chiami in causa gli adulti. Tanti genitori hanno abdicato alla fatica di educare i figli – dice – tante volte gli adulti sono latitanti e questi ragazzi arrivano così, sono feroci, fanno paura. Dove erano i ‘grandi’ mentre questi giravano armati? Chi gliele mette in mano queste armi a sti ragazzi? Oggi – conclude don Patriciello – la linea di demarcazione tra il bene e il male, tra la vita e la morte, si è resa così sottile. Anche tra la maggiore e la minore età, l’età cronologica non corrisponde alla loro età esistenziale”.