Subito una telefonata con Donald Trump per “congratularsi della vittoria elettorale”. Poi un colloquio anche con “l’amico Elon Musk“. In piena osservanza del protocollo, Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con il vincitore delle elezioni presidenziali americane, ma poi ha deciso di telefonare anche a chi una carica istituzionale, almeno per il momento, non ce l’ha, ossia il multimiliardario proprietario di Tesla e Space X, grande alleato del tycoon nella corsa alla Casa Bianca.
“Nel corso della telefonata – riferisce una nota di Palazzo Chigi – il Presidente Meloni e il Presidente eletto Donald J. Trump hanno espresso la volontà di lavorare in stretto coordinamento su tutti i principali dossier internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, con l’obiettivo comune di promuovere stabilità e sicurezza, anche nel quadro dei rapporti con l’Unione europea”. “In conclusione – viene spiegato -, hanno affermato l’intenzione di proseguire il percorso di rafforzamento delle già eccellenti relazioni bilaterali, fondate su valori e principi condivisi, concordando sull’opportunità di mantenersi in stretto contatto”. La telefonata, infine, “ha costituito l’occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington”.
Poche ore dopo la presidente del Consiglio ha riferito sui social: “Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”.
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La Redazione
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Chi vuole fare i conti con il dramma della sanità, lasci perdere le calcolatrici e gli studi televisivi e si faccia un giro nel pronto soccorso". Lo scrive su Instagram il leader del M5S Giuseppe Conte, postando un video in cui, oltre alle parole della premier nello studio di Bruno Vespa in difesa di quanto fatto per il Ssn in manovra, il presidente grillino mostra alcuni frammenti di interviste a cittadini e medici nei pronto soccorso che denunciano le difficoltà del sistema.
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - “La delegazione del Movimento 5 Stelle ha presentato, a mia prima firma, una interrogazione sull’impatto della depenalizzazione del reato di abuso d'ufficio in Italia. Il caso umbro che vede coinvolta la presidente di Regione Donatella Tesei e l’assessore regionale alla programmazione europea, indagate per abuso d’ufficio in un’inchiesta sull’utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo rurale, non può essere ignorato dalla Commissione europea". Lo annuncia Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.
"L’abuso d’ufficio non è più reato e la procura di Perugia ha archiviato l’indagine su di loro alzando bandiera bianca sulla gestione opaca dei fondi europei. A fronte di queste preoccupazioni, nell’interrogazione chiediamo alla Commissione di indicare quali misure potrebbe adottare per rafforzare la trasparenza e l'integrità nella gestione dei fondi della Programmazione UE in Italia, in risposta alla depenalizzazione dell'abuso d'ufficio. È urgente inoltre avviare una valutazione dell’assegnazione delle risorse del programmi di sviluppo rurale in Umbria e che non siano stati compromessi da potenziali conflitti di interesse. L’ impatto della depenalizzazione dell'abuso d'ufficio sulla corretta gestione dei fondi europei può essere devastante e il nostro impegno è quello di evitarlo”, conclude.
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "La Svizzera ha rappresentato un tassello fondamentale dell’internazionalizzazione del gruppo Bracco ed è proprio qui che abbiamo appena completato un secondo stabilimento a Plan-les-Ouates, a fianco della storica fabbrica nata nel 1997. Si chiama Hexagon e ha richiesto un investimento di oltre 80 milioni di euro". Lo racconta al 'Sole24Ore' Diana Bracco, presidente e ceo dell’omonimo gruppo della chimica farmaceutica.
Nel nuovo stabilimento, spiega, viene prodotto "un innovativo agente di contrasto a ultrasuoni, basato su microbolle che permette diagnosi in tempo reale e che è il capostipite ancora insuperato di tutti i moderni mezzi di contrasto ecografici, utilizzati in milioni di procedure ogni anno. Con il nuovo sito triplicheremo la nostra produzione di una modalità sempre più utilizzata in tutto il mondo, anche perché è meno invasiva per i pazienti e meno costosa per i servizi sanitari. Hexagon è tra gli stabilimenti più avvenieristici del gruppo per l’elevato contenuto tecnologico e digitale che è presente nel controllo dei processi sia qualitativi che quantitativi, come anche negli alert. Proprio qui, la contiguità tra centro di ricerca e produzione ha permesso di sviluppare una piattaforma che ci sta dando grande soddisfazione. L’innovazione è parte del nostro Dna", afferma il ceo.
Quanto alla situazione geopolitica, dice Bracco, "questo nuovo investimento che abbiamo realizzato è un messaggio forte per il Paese e per il settore. È il segnale della nostra volontà di continuare a investire, superando anche la paura e l’incertezza che il contesto geopolitico genera. Noi siamo una multinazionale familiare con un marchio storico che si sta avvicinando ai 100 anni e che continua a investire sia in Italia che all’estero. Rappresentiamo il made in Italy in un settore avanzatissimo", spiega ancora.
Pechino, 7 nov. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è da oggi in Cina, per una visita di Stato che si protrarrà fino a martedì prossimo, 12 novembre. Il Capo dello Stato, insieme alla figlia Laura e accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha visitato il Palazzo d'Estate, incrociando e salutando anche un gruppo di giovani italiani. È l'unico appuntamento previsto nella giornata odierna, dedicata soprattutto ad adeguarsi al diverso fuso orario.
Domani la missione entrerà nel vivo con l’incontro a Pechino (nel pomeriggio, mattina in Italia) con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, insieme alle rispettive delegazioni, cui farà seguito l'intervento dei due Presidenti alla conclusione del Forum culturale Italia-Cina e la firma di intese tra i due Paesi, prima del Pranzo di Stato che concluderà la giornata.
Obiettivo della visita, che arriva dopo quella del luglio scorso del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, suggellare un processo complesso che durante l'anno che sta per concludersi ha segnato l'abbandono da parte dell'Italia del memorandum sulla Nuova Via della Seta e la costruzione di una relazione fondata su nuove basi, con il rilancio del partenariato strategico varato venti anni fa. Un interesse reciproco, vista l'insistenza con cui anche da parte cinese è stata sollecitata la presenza di Mattarella, confermando il forte rapporto tra il Capo dello Stato italiano e Xi Jinping, cementato dalle due rispettive visite di Stato svoltesi nel precedente settennato.
Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - Dopo i gruppi automobilistici europei, anche Nissan deve fare i conti con risultati deludenti e vara un piano d'emergenza con una ristrutturazione che include la perdita di 9.000 posti di lavoro - pari a quasi il 7% percento della forza lavoro complessiva (133.580 a fine marzo) - e il taglio volontario del 50 percento dello stipendio per l'amministratore delegato Makoto Uchida. Il gruppo giapponese ha annunciato le misure dopo la diffusione dei risultati semestrali che hanno mostrato un leggero calo dei ricavi netti consolidati, diminuiti di 79,1 miliardi di yen a 5.980 miliardi (36,1 miliardi di euro), ma con un utile operativo crollato del 90%, da 303,8 a 32,9 miliardi di yen (195 milioni di euro), con un margine operativo dello 0,5%. L'utile netto è stato di 19,2 miliardi di yen. In calo nei primi sei mesi anche i volumi di vendita globali diminuiti a 1,6 milioni di unità.
Il gruppo sottolinea come la redditività è stata influenzata da maggiori spese di vendita e dagli sforzi di ottimizzazione dell'inventario, in particolare negli Stati Uniti: pesa sui risultati anche il rallentamento della Cina - dove Nissan non offre una gamma di veicoli elettrici come quella richiesta dal mercato e proposta dai costruttori locali - fattori che hanno spinto il gruppo a comunicare la volontà di ridurre la capacità produttiva globale del 20 percento nel tentativo di ridurre i costi fissi di 300 miliardi di yen e i costi variabili di altri 100 miliardi di yen. Le misure annunciate oggi prevedono anche la riduzione della quota di Nissan in Mitsubishi Motors che scende dal 34 al 24 percento.
Alla luce di questo scenario per la seconda volta nel 2024 Nissan ha rivisto la sua guidance, abbassando le sue previsioni di produzione per l'intero anno a 3,2 milioni di auto (era di 3,45 milioni) e tagliando le stime di utile operativo annuale del 70 %, da 500 a 150 miliardi di yen. "Di fronte a una situazione grave, Nissan sta adottando misure urgenti per invertire la rotta e creare un'attività più snella e resiliente", ha affermato la società in una dichiarazione. "Questa è stata una lezione che dobbiamo imparare: non siamo stati in grado di stare al passo con i tempi", ha detto Uchida in una conferenza stampa a Tokyo. Il Cda di Nissan ha anche deciso la creazione di una nuova posizione, quella di Chief Performance Officer, che entrerà in funzione da dicembre, e che dovrà seguire la ripresa delle vendite e degli utili.
Mosca, 7 nov. (Adnkronos) - "Informazioni inaffidabili". Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov smentisce in un commento alla televisione russa Rtvi la notizia che il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato informalmente, "per mezzo di conoscenti", con Donald Trump, per la sua vittoria alle elezioni presidenziali americane.
Rimini. 7 nov. (Labitalia) - Dal riutilizzo delle acque alla termovalorizzazione, dal riciclo delle plastiche al compost per l’agricoltura. Il Gruppo Acea partecipa anche quest’anno ad Ecomondo, fiera della green e circular economy, fino all'8 novembre a Rimini. "Siamo contenti di essere qui perché è un punto di incontro con i partner, i competitor e tutte le persone che operano nelle società del settore ambientale legato al territorio. Quindi è un motivo di confronto, di approfondimento e anche un'occasione per presentare le nostre attività", racconta all'Adnkronos Tommaso Sabato, presidente di Acea Infrastructure e amministratore delegato di Acea Ambiente. La vocazione green del Gruppo industriale, sostenuta da strategie che mirano all'utilizzo sostenibile delle risorse e allo sviluppo eco-compatibile delle infrastrutture, è confermata dai progetti presentati alla fiera che riguardano in primis il settore idrico, nel quale Acea è il più grande player nazionale con 10 milioni di abitanti serviti e l’ambiente, con circa 1,8 milioni di tonnellate di rifiuti gestiti ogni anno che, oltre al settore elettrico, rappresentano le principali aree di business del Gruppo.
"Stiamo cercando di sviluppare un modello di business che chiuda quindi la filiera delle singole attività - spiega - Nell'acqua, attività storica è quella di adduzione e captazione, stiamo anche sviluppando il business del trattamento delle acque industriali, quindi della chiusura del ciclo e del riutilizzo dell'acqua per l'agricoltura. Per l'ambiente è una realtà un po' più giovane, un po' più piccola, ma che sta crescendo molto. Stiamo investendo molto nella termovalorizzazione, quindi nel recupero dei rifiuti per produrre energia, un progetto è quello di Santa Palomba, del termovalorizzatore di Roma".
"Tra Santa Palomba e gli impianti già esistenti di Terni, dove viene trattato il pulper, e di San Vittore, dove stiamo facendo una nuova linea, la quarta linea, già attualmente trattiamo più o meno 1.200.000-1.300.000 tonnellate all'anno di rifiuti, quindi una quantità importante, e l'idea è comunque di consolidarci in questo mercato, sempre nel centro e sud Italia", prosegue. Per quanto riguarda il compostaggio, "stiamo investendo molto per sviluppare tre impianti, in Toscana, Lazio e Umbria. Anche qui l'idea è di potenziare la filiera cercando di fare un prodotto che può essere non solo sfuso per andare sui campi ma anche insacchettato, quindi trovando con la filiera a valle, che sono gli agricoltori, dei punti di collaborazione". Poi "abbiamo quattro società attive nella selezione e riciclaggio delle plastiche, per arrivare a produrre la valigia così come il vasetto per i fiori. È una realtà per noi importante, piccola ma in crescita, e stiamo cercando di concentrarci perché chiude anche in questo caso la filiera del prodotto".
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