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“Ho rimproverato una signora. Non si possono ascoltare i Rage Against the Machine senza capirne il significato. Esiste gente senza consapevolezza”: Tom Morello furioso

Il chitarrista della band ha incontrato una signora che non avrebbe compreso il testo e il significato di "Killing In The Name"

di F. Q.
“Ho rimproverato una signora. Non si possono ascoltare i Rage Against the Machine senza capirne il significato. Esiste gente senza consapevolezza”: Tom Morello furioso

Tom Morello, il chitarrista dei Rage Against the Machine, degli Street Sweeper Social Club e degli Audioslave, ha condiviso con i fan su X un episodio che lo ha portato ad una amara riflessione, poi è stato ricoperto di critiche e alla fine la risposta per chiudere il chiacchiericcio sulla sua presa di posizione. Tutta nasce da una considerazione: “Non finisce mai di stupirmi il numero di persone che ascoltano i Rage Against The Machine senza alcuna consapevolezza dei temi che trattiamo o delle nostre posizioni sui temi della contemporaneità”.

E poi il racconto: “Qualche tempo fa stavo parlando con una coppia al ristorante, erano grandi fan di Killing In The Name. La signora ha detto ‘Amo quella canzone. Mi ha aiutato a ribellarmi ai miei genitori e, più avanti, anche contro il vaccino per il Covid’. Allora ho detto: ‘Signora, quella canzone parla di poliziotti razzisti che spesso si comportano come il Ku Klux Klan nel nome della supremazia storica dei bianchi. Che sono dei lacchè leccapiedi, e scagnozzi della classe dominante, capitalista e razzista’. E lei se n’è stata lì a masticare e sbattere le palpebre, masticava e sbatteva le palpebre”.

Da qui una ridda di critiche a favore o contro la signora, ma soprattuto contro Morello stesso. Poi la replica del chitarrista non si è fatta attendere: “La mia posizione sulla macchina della guerra non è mai cambiata da quando ero un adolescente: tutti i presidenti degli Stati Uniti che ho visto sono stati dei criminali di guerra, almeno secondo gli standard della Convenzione di Ginevra. E se ci fosse un briciolo di giustizia al mondo, sarebbero trattati come tali. A tutti voi che vi offendete per quello che dico di politica su Twitter e Instagram, sappiate che è perché non siete abbastanza intelligenti da conoscere la musica che avete ascoltato per tutti questi anni”.

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