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Trovata una spiegazione scientifica ai miracoli “dei pani e dei pesci” e della “pesca miracolosa” di Gesù: “Ecco come può essere possibile”

Il fenomeno naturale descritto dagli studiosi solleva quindi dubbi sul fatto che le azioni di Gesù fossero davvero dei miracoli o se coincidessero semplicemente con gli elementi naturali del lago

di 30science per Il Fatto
Trovata una spiegazione scientifica ai miracoli “dei pani e dei pesci” e della “pesca miracolosa” di Gesù: “Ecco come può essere possibile”

Potrebbe esserci una spiegazione scientifica dietro due dei più famosi miracoli di Gesù, il Miracolo dei Pani e dei Pesci e la Pesca Miracolosa. Si dice che entrambi i miracoli siano avvenuti nel Lago di Kinneret in Israele, dove predicò Gesù. Un nuovo studio ha scoperto che un fenomeno naturale che si verifica in determinati periodi dell’anno potrebbe aver avuto un ruolo chiave. I ricercatori del Laboratorio Limnologico di Kinneret in Israele hanno scoperto che nelle profondità del bacino idrico del Lago Kinneret i livelli di ossigeno sono molto più bassi. Questo è dovuto all’aumento della proliferazione di fitoplancton, che blocca l’ossigeno, causando la morte per soffocamento dei pesci. Nel 2012 sono stati individuati due eventi in cui migliaia di pesci morti sono affiorati in superficie. “Il nostro studio potrebbe spiegare la comparsa di un gran numero di pesci facili da raccogliere vicino alla riva, come descritto nelle narrazioni bibliche”, sottolineano i ricercatori sulla rivista Water Resources Research.

Il fenomeno naturale descritto dagli studiosi solleva quindi dubbi sul fatto che le azioni di Gesù fossero davvero dei miracoli o se coincidessero semplicemente con gli elementi naturali del lago. La pesca miracolosa biblica si sarebbe verificata in due occasioni e compare nei racconti di Luca e Giovanni: una avvenuta nel 27 d.C., prima della Resurrezione, e una dopo la sua Resurrezione nel 29 d.C. I miracoli avvennero presso il lago di Tiberiade, che si ritiene corrisponda al biblico Mare di Galilea menzionato nel Nuovo Testamento. In un racconto, Gesù ordinò a Simon Pietro, un pescatore che quella notte non aveva preso alcun pesce, di gettare di nuovo la rete in acqua. Pietro obbedì e alla fine pescò così tanti pesci che rischiò di rompere le reti. Gesù apparve nuovamente ai suoi discepoli dopo la sua Resurrezione nel Vangelo di Giovanni e ripeté il miracolo ordinando loro di gettare la rete sul lato destro della barca, ottenendo così un altro grosso bottino. I racconti del miracolo hanno incuriosito i ricercatori che hanno cercato di capire se ci fosse una spiegazione scientifica. Hanno così deciso di posizionare dei sensori nel lago in modo da monitorare le temperature nella colonna d’acqua, la direzione e la velocità del vento. I dati hanno suggerito che i bassi livelli di ossigeno nell’acqua erano dovuti ai forti venti che soffiavano da Ovest. “Il Mar di Galilea è un lago stratificato”, spiega Yael Amitai, un limnologo fisico del laboratorio Kinneret, in un articolo sul Times of Israel. “Lo strato superiore è caldo e ossigenato, mentre lo strato inferiore è freddo e privo di ossigeno”, aggiunge.

Il lago Kinneret è un lago caldo-monomittico, ovvero la sua temperatura superficiale non scende mai sotto i 4 gradi Celsius e si separa in strati d’acqua con temperature diverse a causa della differenza di densità. Questo processo, chiamato stratificazione termica, si verifica due volte l’anno e mescola lo strato superiore più caldo con quello inferiore più freddo, fornendo ossigeno e sostanze nutritive all’intero lago. Entro 4-6 settimane dalla stratificazione termica che si verifica tra marzo e aprile, il lago Kinneret diventa anossico, ovvero sostanzialmente privo di ossigeno e incapace di sostenere la maggior parte della vita acquatica.

Secondo lo studio, nel 2012 i ciprinidi zooplanctivori, ovvero le specie ittiche più abbondanti nel lago, sono stati rinvenuti principalmente lungo le rive del lago, ma sono stati rinvenuti anche alcuni pesci morti di grandi dimensioni, tra cui carpe, pesci gatto, tilapia e barbi. Secondo i ricercatori, questo fenomeno non è insolito e si è verificato anche nel Lago Erie e nell’estuario del fiume Neuse, nella Carolina del Nord. Lo studio afferma che questi “eventi di moria dei pesci si verificano solo negli anni in cui avvengono intense fioriture primaverili di fitoplancton”. Il fitoplancton è un’alga microscopica che utilizza la luce solare per produrre il proprio cibo, ma quando una specie si riproduce rapidamente, può produrre tossine che creano zone morte prive di ossigeno, le quali possono uccidere i pesci. “Il nostro studio suggerisce un luogo e un lasso di tempo per i miracoli biblici nei pressi di Tabgha, documentati nel Miracolo dei pani e dei pesci e nella Pesca miracolosa”, sottolineano i ricercatori, i quali hanno quindi ipotizzato che le condizioni del lago a quel tempo fossero simili a quelle attuali e che “2.000 anni fa (quando si verificarono i miracoli biblici), il bacino del Lago Kinneret era densamente abitato da circa 200.000 agricoltori, una popolazione simile a quella attuale della regione”.

LINK ALLO STUDIO: https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/2024WR037894

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