“Accettiamo la scelta fatta dal Paese, siamo in democrazia e la volontà popolare prevale sempre. L’ho detto tante volte, non si può amare il nostro Paese soltanto quando si vince. Non si può amare il tuo vicino solo quando sei d’accordo con lui. Non importa per chi si è votato, spero che possiamo vederci non come avversari ma come concittadini americani“. Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, si rivolge alla nazione con un discorso ecumenico dopo la vittoria elettorale di Donald Trump sulla sua vice, Kamala Harris. Biden annuncia di aver telefonato mercoledì al presidente eletto, che si insedierà il prossimo 20 gennaio, per assicurargli “una transizione pacifica dei poteri in America”, a differenza – sembra sottintendere – di quanto avvenne quattro anni fa, quando Trump si rifiutò di riconoscere la vittoria di Biden aizzando i suoi sostenitori ad assaltare la sede del Congresso. “Ieri ho parlato con il presidente eletto Trump per congratularmi con lui per la sua vittoria e gli ho assicurato che ordinerò a tutta la mia amministrazione di lavorare con il suo team per una transizione pacifica e ordinata. È ciò che meritano gli americani“, afferma il presidente dal Rose garden della Casa Bianca, lanciando un appello “ad abbassare la temperatura” dello scontro politico.
Il leader democratico omaggia poi lo sforzo di Harris, che lo ha sostituito nella corsa elettorale a luglio: “Ha portato avanti una campagna che è stata fonte di ispirazione. Lei ha la scorza dura, ha un carattere forte, ha dato tutta se stessa e lei e il suo team devono essere orgogliosi“, dice. “Insieme abbiamo cambiato l’America in meglio, lasciamo l’economia più forte del mondo. So che alcune persone ancora soffrono, ma le cose stanno cambiando rapidamente. Ora abbiamo 74 giorni fino alla fine del mandato. Facciamo sì che ogni giorno conti, è una responsabilità che abbiamo nei confronti degli americani”. Infine un passaggio “motivazionale”: “Le battute d’arresto sono inevitabili, ma arrendersi è imperdonabile. Tutti noi cadiamo, ma il nostro carattere si misura, come direbbe mio padre, dalla rapidità con cui ci rialziamo. Una sconfitta non significa che siamo stati sconfitti definitivamente. Abbiamo perso questa battaglia ma l’America dei vostri sogni vi chiede di rialzarvi. Andrà tutto bene, ma dobbiamo restare impegnati”.