“SIAMO IMMERSI NEL MEDIOEVO” - 4/4
“Non ho vissuto la guerra direttamente, ma l’ho vissuta indirettamente coi racconti dei miei parenti e dei miei nonni. Mi sembra di essere tornati indietro di 60-70 anni. Nulla è cambiato. È allucinante: stiamo andando avanti si molti fronti, specie con la tecnologia, la ricerca, nello spazio… E poi ci ritroviamo ancora a fare una guerra medioevale, perché si ammazzano civili, bambini, donne, si fanno le stragi. Non me lo so spiegare anche perché vedo negli occhi dei potenti un’anima molto scura, molto dark. Non mi capacito di cosa abbiano in testa queste persone. Alla fine non mi dicano che lo fanno per il loro popolo, per la patria… Perché tutta questa roba qui è tossica e marcia. Non so cosa prende a queste poche persone forse è l’oppio del potere o sono in preda a frustrazioni. Io la penso come il New York Times, ho dei dubbi sulla strage del 7 ottobre. Questa è la mia opinione da bar: ma possibile che uno dei servizi segreti più potenti al mondo, parlo di quello israeliano, non si sia davvero accorto di nulla, che non sapesse? Ho fatto un viaggio in Israele per Capodanno, ho girato per due settimane. Avevamo trovato una guida ebrea, ma di origine russa, che parlava l’inglese perfettamente. Una persona sveglia, simpatica ed è stato un viaggio bellissimo anche dal punto di vista emotivo. Siamo arrivati a Betlemme e a quel punto ci dice ‘Mi fermo qui, vi faccio accompagnare da un’altra guida non posso entrare perché se entro mi fanno fuori’. Parlando un po’ con lui, che non si voleva sbilanciare, ho capito che era stato a combattere e che probabilmente aveva collaborato con i servizi segreti anche se non era di alto grado. Quindi lui sapeva fin dove si poteva muovere e dove non poteva entrare. Gli chiesi: ma come è qui la situazione? Lui mi rispose: ‘È una pentola che bolle perché c’è un Governo di estrema Destra e il popolo non è contento di questo Governo. Si stava già parlando di Benjamin Netanyahu e i suoi generali. Poi è successo quello che è successo.
“Cosa ci salverà? Le solite frasi fatte, la bellezza, la tenerezza. Non ne posso più di sentire il Papa che dice soltanto: preghiamo per Israele, preghiamo per Gaza, per i bambini e per la martoriata Ucraina”.