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Baby Gang furioso: “Il mio tour finisce qui per colpa di alcuni tecnici che non hanno saputo fare il loro lavoro e alcuna gente che ha voluto rompere il ca**o”

Abbiamo provato a far chiarezza e a contattare l'entourage su cosa accadrà, ma al momento tutto tace. Ci sono contratti firmati e soldi garantiti. Non si scherza con le penali

di Andrea Conti
Baby Gang furioso: “Il mio tour finisce qui per colpa di alcuni tecnici che non hanno saputo fare il loro lavoro e alcuna gente che ha voluto rompere il ca**o”

Baby Gang era impegnato con il suo tour europeo. Dopo l’anteprima sold out a L’Aquila e i concerti in Spagna e a Zurigo, si è esibito al celebre Bataclan di Parigi. Ma a Colonia qualcosa si è rotto. Baby Gang si stava esibendo al Theater Am Tanzbrunnen, ma dopo qualche inconveniente tecnico sopra e sotto il palco è sbottato. “Purtroppo il mio tour finisce qui – si legge nella nota che ha diffuso sui social – È tanto tempo che non salivo sul palco e non mi ricordavo che certa gente è ancora così. Non sono fatto per stare con le persone e, soprattutto, non ho più pazienza per nessuno. Per quello ho deciso di fermare il mio percorso qui”.

Poi ha cercato di spiegare meglio la decisione drastica: “Mi sono dovuto fermare 4 volte perché dopo che una persona è svenuta ed è stata veramente male, molte persone hanno iniziato a fare finta di svenire, e ciò mi ha fatto saltare tutta la scaletta che avevo preparato! E ho dovuto improvvisare. Se una persona sta male e sviene non posso fare finta di niente e andare avanti! Se ci sono animali che non vedono che ci sono famiglie, bambini e donne non è colpa mia”. E ancora: “Preferisco farmi un esame di coscienza. Ma fatevelo anche voi! Stasera era bello ma per colpa di alcuni tecnici che non hanno saputo fare il loro lavoro e alcuna gente che ha voluto rompere il cazzo è stato rovinato tutto ciò su cui ho lavorato duramente da molto tempo”.

Il rapper ha concluso: “Ho un contratto, e sul palco devo stare 50 minuti non di più e non di meno. Ogni minuto che perdete a lanciarmi i telefoni a parlarmi mentre canto o voler salire sul palco senza sapere manco i pezzi state perdendo tempo voi non io. Sappiate che mancate di rispetto in primis alle persone che veramente sono venute lì per cantare e divertirsi. Ma soprattutto anche a me! E sfortunatamente io non sono gli altri artisti, se mi gira il cazzo mando tutto a pu**ane e a fare in cu*o. Tempo fa lo facevo per soldi, adesso invece è solo una rivincita”.

Ora si pone il problema del tour. Abbiamo provato a far chiarezza e a contattare l’entourage su cosa accadrà, ma al momento tutto tace. Ci sono contratti firmati e soldi garantiti. Non si scherza con le penali.

Stoccolma e Berlino dunque sarebbero annullate. E le tappe italiane? Il 12 dicembre al Palaprometeo di Ancona, 14 dicembre all’Unipol Forum di Milano, e il 21 dicembre all’Inalpi Arena di Torino al momento sono lì, nero su bianco. In attesa di ulteriori aggiornamenti.

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