Quattro ventenni arrivati dal Canavese sono stati arrestati dai carabinieri per sequestro di persona aggravato dalla premeditazione, lesioni personali aggravate e minaccia grave.

I fatti sono avvenuti nella giornata del 7 novembre nella località valdostana di Champoluc, dove la vittima, un ventiquattrenne originario della stessa zona dei quattro arrestati, lavora in un locale. Qui – hanno ricostruito procura di Aosta e carabinieri di Saint-Vincent/Chatillon – il giovane ha subito un tentativo di estorsione da poco meno di 2.000 euro. A detta degli aggressori si tratta di un debito nei loro confronti, versione però smentita dal diretto interessato.

Il lavoratore, una volta riuscito a fuggire all’esterno del locale, è stato inseguito anche con l’impiego di un drone che riprendeva la zona dall’alto. Due in auto – una vettura costosa tedesca presa in leasing – e due a piedi, sono riusciti a bloccarlo. Buttato a terra, preso a calci sulla nuca e al costato, il 24enne è stato costretto a salire in auto con loro e fatto sedere al centro della fila posteriore dei sedili. Qui è stato ancora picchiato e minacciato di morte.

Per poter dare la somma richiesta, ha indicato ai quattro di contattare un amico: la comunicazione è avvenuta con una videochiamata via social. Proprio questo contatto, nonostante le minacce, si è rivolto subito ai carabinieri, che hanno rintracciato l’auto e arrestato i quattro.

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