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Libia, nasce la polizia morale in nome della “vera religione islamica”: velo e “abiti rispettosi” per le donne

“Non permetteremo comportamenti inappropriati tra uomini e donne, e la nostra polizia riceverà una formazione sul Corano e sulla Sunnah”. Su queste basi verrà istituita la “polizia morale” del governo di unità nazionale libico, ha dichiarato il ministro dell’Interno Imed Trabelsi. In conferenza stampa a Tripoli ha annunciato che la riattivazione dell’istituzione – questo mese o al più tardi il mese prossimo – comporterà un visibile rafforzamento della sicurezza. I cittadini, ha continuato, sono inoltre invitati a collaborare per “evitare tentativi di trasferire culture e comportamenti che non corrispondono alla cultura libica, usi e costumi e gli insegnamenti della vera religione islamica“, scrive Al Wasat.

Trabelsi ha parlato anche dei siti di social media, promettendo di perseguire i fornitori di contenuti che non corrispondono alla cultura e ai costumi della società libica sottolineando che “esperti e commissioni della Procura generale stanno preparando proposte per tracciare e monitorare la maggior parte di queste pagine sui social”. Inoltre ha promesso di chiudere i saloni di parrucchiere che non rispettano i controlli legali e sociali per lottare contro le acconciature giudicate non conformi. Il ministro ha inoltre avvertito che prenderà di mira anche bar e ristoranti, nonché i giovani che indossano “abiti inappropriati”, vietando modi irrispettosi tra uomini e donne nei luoghi pubblici. Il ministro dell’Interno ha inoltre esortato le donne a indossare abiti rispettosi nei luoghi pubblici e chiesto al ministero dell’Istruzione di rendere obbligatorio l’uso del velo per le studentesse.

L’Italia ha recentemente collaborato col governo di Tripoli in occasione del Business Forum Italia-Libia, che il 1 ottobre è stato aperto dai presidenti del consiglio Giorgia Meloni e Abdelhamid Dbeibah, insieme al ministro delle imprese e del made in Italy, Aldolfo Urso e dall’omologo libico Mohammed HuejHuej. Tripoli ha ospitato oltre cento imprenditori, esperti e docenti italiani. Tra i temi chiave affrontati energia, infrastrutture, agricoltura/pesca, sanità/farmaceutica e formazione universitaria e tecnica.

(forze di sicurezza a Tripoli)