“Porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo”: è “un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di anacronistici ritorni a un mondo di blocchi contrapposti“. A parlare così, nei giorni dell’ennesima svolta per gli Stati Uniti e quindi anche per la comunità internazionale, è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando a Pechino dopo un colloquio con il presidente della Cina Xi Jinping. “Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità – aggiunge il capo dello Stato – Ma non contrapposte ad altri. Anzi, occorre sempre preservare un’interlocuzione costruttiva con gli altri, per quanto lontani o diversi, senza alzare ingiustificati steccati. E’ il senso del multilateralismo, fondato su regole certe, condivise e per tutti vincolanti”. Nel mondo, prosegue il presidente, sono in atto “grandi cambiamenti, intensi, profondi e veloci” per affrontare i quali servirebbe un clima di “concordia per un esame comune”. Purtroppo oggi non c’è questo clima nel mondo ed anche per questo è “importante che ci siano rapporti bilaterali” e per l’Italia la Cina è “un protagonista fondamentale“.
1 /15 Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in visita in Cina
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, in occasione della visita di Stato (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)Politica, 08 novembre 2024 Pechino, Cina (Foto Ufficio stampa Quirinale/LaPresse)
In Italia sono da tempo abbandonati dibattiti e polemiche sulla Via della Seta che per una parte dei commentatori sembrava quasi uno scandalo. Eppure nella linea di Mattarella si ritrova anche il leader della Repubblica Popolare: “Cina e Italia sono grandi civiltà”, dice nelle battute iniziali dell’incontro nella Grande Sala del Popolo, “nel mondo ci sono cambiamenti non visti in un secolo”. Per questo, continua, i due Paesi dovrebbero lavorare insieme per “risolvere le divergenze attraverso il dialogo” alla scopo di “arrivare a una coesistenza armoniosa“. La visita di Mattarella, sottolinea Xi, è un’occasione per infondere energia più dinamica nei rapporti bilaterali, per un nuovo punto di partenza“.
“Il senso del multilateralismo“, prosegue Mattarella, è fondato su “regole certe, condivise e per tutti vincolanti. Occorrono buona fede e buona volontà e l’adesione convinta a norme fondamentali di convivenza. Ad esempio, la norma che vieta l’uso – e anche la sola minaccia – della forza nei rapporti tra gli Stati. Matteo Ricci, che con Marco Polo rappresenta una figura simbolica della profondità dei rapporti tra Italia e Cina, nel De Amicitia scriveva che “l’amicizia è più utile al mondo che non le ricchezze”. E l’amicizia si nutre di conoscenza reciproca, di ascolto, di dialogo e di comprensione”.
Cina e Italia, con l’occasione, hanno firmato 10 accordi e memorandum che spaziano dalla cooperazione cinematografica a quella in materia di concorrenza. Uno dei temi affrontati da Mattarella e Xi è stata la “necessità di arrivare a un mercato mondiale più libero, senza barriere”. Nell’incontro, si è appreso, si è insistito molto sulla necessità di aumentare il dialogo tra le parti e la collaborazione commerciale. Più in particolare il presidente Mattarella ha sottolineato come “lo Spazio debba continuare a rimanere luogo di collaborazione tra le nazioni e non luogo di scontro”. E’ stato anche affrontato il capitolo delle relazioni con l’Africa e nel Mediterraneo.