Il ministero del Trasporti guidato da Matteo Salvini attacca la Cgil di Maurizio Landini con l’obiettivo finale di mettere nel mirino il diritto di sciopero, che come è noto malsopporta. Fonti del Mit venerdì hanno criticato infatti l’astensione dal lavoro del personale del trasporto pubblico locale diffondendo una velina che concede che “il diritto allo […]
Il ministero del Trasporti guidato da Matteo Salvini attacca la Cgil di Maurizio Landini con l’obiettivo finale di mettere nel mirino il diritto di sciopero, che come è noto malsopporta. Fonti del Mit venerdì hanno criticato infatti l’astensione dal lavoro del personale del trasporto pubblico locale diffondendo una velina che concede che “il diritto allo sciopero è sacrosanto” ma definisce “inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare”. In che senso? “Troppi italiani, oggi, sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guardacaso di venerdì. Il ministro Matteo Salvini non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l’Italia”.
In realtà le affermazioni di Landini sulla necessità di una “rivolta sociale“, ribadite partecipando alla manifestazione davanti al dicastero, risalgono a due giorni fa e riguardano la manovra. Quindi nulla c’entrano con lo sciopero dei mezzi proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro, che come sempre è passato al vaglio della commissione di garanzia per gli scioperi che ha il compito di “garantire il contemperamento dell’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati”. Garanzie che evidentemente sono state date.
Qualche giorno fa, il garante ha ricordato che “pure in assenza delle cosiddette fasce di garanzia, essendo questo uno sciopero consentito una sola volta per il rinnovo del CCNL ai soli sindacati firmatari, per permettere loro di poter organizzare una manifestazione a sostegno”, avrebbero dovuto essere “garantiti agli utenti servizi minimi sulla base della normativa in vigore”. Ovvero, “nelle fasce orarie che saranno decise a livello locale, saranno assicurati servizi di trasporto urbano e extraurbano mediante l’utilizzazione del 30% del personale viaggiante” – cosa che sta avvenendo – e “dovranno essere garantiti preminentemente i collegamenti con gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e marittime, dovrà essere mantenuto in servizio tutto il personale adibito ai servizi specializzati di particolare rilevanza sociale, quale il trasporto per i disabili e il trasporto con scuolabus degli allievi delle scuole materne ed elementari”.
Landini a “L’Aria che tira” su La7 ha risposto al governo dicendo che “Per impedire gli scioperi bisogna dare le risposte ai lavoratori, ai cittadini. Se il governo vuole evitarli, deve rinnovare i contratti, mettere le risorse necessarie e accettare il confronto con i sindacati, cosa che non sta facendo”.