Spagna senza pace e ancora martoriata dalle piogge torrenziali. Dalla provincia di Girona, in Catalogna, arrivano le immagini di auto trascinate via o accatastate dall’esondazione di fiume. Le piogge torrenziali che si sono abbattute all’alba sui distretti dell’Alto e Basso Empordà hanno causato numerosi danni e disagi nel comune di Cadaques, dove non si registrato […]
Spagna senza pace e ancora martoriata dalle piogge torrenziali. Dalla provincia di Girona, in Catalogna, arrivano le immagini di auto trascinate via o accatastate dall’esondazione di fiume. Le piogge torrenziali che si sono abbattute all’alba sui distretti dell’Alto e Basso Empordà hanno causato numerosi danni e disagi nel comune di Cadaques, dove non si registrato vittime delle inondazioni, secondo quanto hanno confermato i vigili del fuoco. Le intense precipitazioni hanno provocato l’esondazione del torrente che attraversa Cadaques, che ha travolto oltre una trentina di auto.
La sindaca della località ha confermato che non ci sono vittime, ma solo danni materiali, Dalle 3 del mattino i pompieri hanno ispezionato le auto nelle strade del municipio per verificare che non ci fossero passeggeri all’interno. L’Agenzia statale di Meteorologia Amet mantiene per questa mattina l’allerta arancio nella zona, a un livello di 2 su 6, per precipitazioni intense che potrebbero produrre accumulazioni di 100 litri d’acqua per metro quadrato in 24 ore.
I dispersi di Valencia – Intanto nella regione di Valencia sono scese da 93 a 78 le persone denunciate come disperse dopo l’alluvione che ha colpito il territorio spagnolo e sono scesi da 54 a 40 i corpi ritrovati che ancora non sono stati identificati. Al momento la cifra ufficiale delle vittime si mantiene a 219 di cui 211 nella regione di Valencia, 7 in Castiglia-La Mancia e 1 in Andalusia.
A dieci giorni dalla catastrofe, i servizi di soccorso continuano le ricerche di vittime e dispersi setacciando i corsi dei fiumi Magre e Poyo e le foci del Turia e dell’Albufera, aiutati da radar di penetrazione del terreno, droni, cani molecolari. Inoltre, secondo i dati dell’organo giudiziario, sono stati identificati 167 corpi e praticate 200 autopsie sulle vittime dalle squadre di medici forensi nella morgue della Città di Giustizia di Valencia.
I numeri – Nella ricerca dei dispersi e nelle opere di bonifica dal fango nei 78 comuni colpiti dalla catastrofe, dove sono stati svuotati dalla melma 320 grandi scantinati e garage di supermercati e centri commerciali, sono impegnati circa 8.000 militari e 2.300 vigili del fuoco con 1914 mezzi, che includono 12 elicotteri, 93 macchinari pesanti, 18 imbarcazioni, una nave oceanica per le ricerche dei robot di profondità alle foci dei fiumi e 24 cani molecolari. Impegnati sul terreno 9.200 agenti di polizia e guardia civile, squadre di psicologi e 45 medici forensi, segnala il bollettino del governo di Spagna. Complessivamente sono state tratte in salvo 36.650 persone, delle quali 33 nelle ultime 24 ore.
Le inondazioni che lo scorso 29 ottobre si sono abbattute sul Levante di Spagna hanno colpito “una superficie di 25.000 ettari, grande come le isole Baleari, come 50.000 campi di calcio”, ha segnalato la vicepresidente della Comunità Valenziana, Susana Camarero. La Dana ha colpito, fra l’altro, 82 Rsu per anziani, che ospitano 6.655 persone, in gran parte evacuate in altre strutture o presso familiari.
Foto dei vigili del fuoco