Tennis

Strada spianata per Jannik Sinner? Gli ostacoli (due) e le insidie per il trionfo alle Atp Finals

Inizio con Alex De Minaur, poi Daniil Medvedev e Taylor Fritz. I primi ostacoli da superare sulla strada del titolo di Maestro. Sono questi gli avversari contro cui Jannik Sinner comincerà la propria avventura alle Nitto Atp Finals 2024, al via domenica 10 novembre. Un sorteggio benevolo insomma, contro rivali dominati in lungo e largo nel corso dell’anno. Vietato cali di concentrazione e sottovalutazioni ovviamente, ma le prospettive sono più che rosee, soprattutto considerando che è stato evitato Carlos Alcaraz già nei gironi. Una combinazione però che ha anche un risvolto potenzialmente insidioso. L’altro lato della medaglia infatti è che (potenzialmente) i due potrebbero incontrarsi già in semifinale. Tutto dipenderà da come chiuderanno i rispettivi raggruppamenti. Lo spagnolo non avrà vita facile nei suoi propositi di primo posto. Insieme a lui ci sono anche Alexander Zverev, Andrey Rublev e Casper Ruud. Decisiva sarà la sfida con il tedesco.

SCHEDA – Come stanno e a cosa puntano gli 8 tennisti qualificati

TV – Il calendario e dove vedere il torneo (Sky e Rai)

COSA SAPERE – Regolamento, formula e montepremi

Sinner è il grande favorito per la vittoria finale. Inutile girarci attorno. Lo dice la stagione (sette titoli, tra cui tre Masters 1000, l’Australian Open e lo Us Open), così come il ranking, la superficie di gioco, la condizione fisica. A tutto questo si aggiunge la spinta del pubblico di casa, voglioso di vedere il dominatore del 2024 diventare il primo italiano a trionfare alle Finals, di vivere l’ennesimo momento storico per il tennis italiano. L’entusiasmo di Torino è già stato misurato un anno fa, quando l’altoatesino raggiunse la finale prima di perdere contro Novak Djokovic. Serbo che anche quest’anno si era qualificato prima di dare forfait.

Sinner quindi parte in prima fila, ma le minacce non mancano. Le Finals poi sono un torneo diverso da tutti gli altri, che vive di equilibri e dinamiche proprie. In primis, ovviamente, c’è Carlos Alcaraz. Anche lo spagnolo ha vinto due Slam (Roland Garros e Wimbledon), ma soprattutto ha trionfato nei tre precedenti dell’anno contro il numero 1 del mondo (Six Kings Slam escluso). Sintomo evidente di come ad Alcaraz serva il grande avversario per tirare fuori il meglio di sé, per toccare i propri picchi. A Torino tutti sperano in una finale tra loro due, che rappresenterebbe anche la conclusione perfetta di un anno che ha dato inizio al loro duopolio.

Se Alcaraz è il rivale più temibile, Alexander Zverev è quello da prendere con le molle. I precedenti vedono Sinner indietro per 4-2, ma l’ultimo confronto di Cincinnati è andato all’altoatesino. Il tedesco è il classico terzo incomodo che può impedire che si realizzi una finale tra lo spagnolo e l’azzurro. Parte sì sfavorito, ma non battuto. E se è in giornata, è difficile da gestire. In caso di scontro tra i due, la componente mentale, come spesso accade, giocherà un ruolo decisivo. Zverev altalenante e allergico ai punti sotto pressione; Sinner solido e spietato nei momenti clou.

Chi invece non sembra rappresenta più un pericolo è Daniil Medvedev. Il russo è sempre giocatore da temere, ma non più allarmante. L’equilibrio dei precedenti (siamo sul 7-7) è una falsa prospettiva per inquadrare la situazione. Nelle ultime otto partite, Sinner ha vinto ben 7 volte, tra cui la semifinale alle Atp Finals 2023 e soprattutto la finale all’Australian Open, che ha idealmente dato origine a tutto quello che l’altoatesino ha vissuto in questa stagione. L’ultimo successo di Medvedev (quarti di finale a Wimbledon) è stato, peraltro, condizionato da un malessere fisico dell’azzurro che ha indirizzato la sfida. L’attenzione deve comunque rimanere alta, ma l’ex-tabù ormai è diventato un giocatore incapace di arginare i ritmi e la potenza di Sinner. E l’ultimo scontro di Shanghai ne è stata una chiara dimostrazione. Un 6-1 6-4 senza appello e senza storia. Una situazione che è la stessa di Alex De Minaur e Taylor Fritz.

Sinner per loro è un autentico spauracchio. Lo statunitense è sotto solo per 2-1, ma l’ultima volta che si sono incrociati ha avuto un peso di una certa rilevanza, sia in termini di punteggio che di appuntamento: tre set a zero durante la finale dello Us Open. L’australiano invece ha nel numero 1 del mondo la sua autentica bestia nera. Sinner lo ha sempre dominato. Nella sua prima finale 1000, nella finale di Coppa Davis, nella finale alle Next Gen Finals. Il risultato è il sette a zero di parziale. Domenica 10 novembre, l’azzurro andrà alla caccia dell’ottava vittoria, nel suo esordio alle Atp Finals.