È arrivata la sentenza per lo stupro di gruppo avvenuto a Palermo che indignò l’opinione pubblica la scorsa estate. I giudici hanno condannato anche i sei imputati maggiorenni a pene inferiori di quella inflitta all’unico ragazzo che erano minorenne quando trascinarono una ragazza ubriaca in un capannone per stuprarla a turno. Il tribunale di Palermo […]
È arrivata la sentenza per lo stupro di gruppo avvenuto a Palermo che indignò l’opinione pubblica la scorsa estate. I giudici hanno condannato anche i sei imputati maggiorenni a pene inferiori di quella inflitta all’unico ragazzo che erano minorenne quando trascinarono una ragazza ubriaca in un capannone per stuprarla a turno. Il tribunale di Palermo ha condannato a 7 anni di carcere quattro imputati, un quinto imputato ha avuto 6 anni e 4 mesi; il sesto 4 anni e 8 mesi.
A 7 anni sono stati condannati Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia ed Elio Arnao. Sei anni e 4 mesi ha avuto Cristian Barone e 4 e 8 mesi Samuele La Grassa. La procura però aveva chiesto pene ben più alte per gli imputati che negli interrogatori avevano sostenuto di ritenere che la vittima, evidentemente non in sé e barcollante come si vedeva nel video.
Il risarcimento – I condannati dovranno pagare alla vittima 40mila euro a titolo di provvisionale del risarcimento del danno da liquidare poi in sede civile. Il tribunale ha inoltre riconosciuto 1.000 euro ciascuno alle altre parti civili: il Comune di Palermo e alcune associazioni in difesa dei diritti delle donne.
La requisitoria – La procura infatti aveva chiesto 12 anni per Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia ed Elio Arnao, 10 anni e 8 mesi per Samuele La Grassa che ha collaborato alle indagini. Per i sei imputati accusati dello stupro di gruppo al Foro Italico del 7 luglio 2023, le richieste dell’accusa tenevano conto dell’aumento di pena per le aggravanti e della riduzione di un terzo per la scelta da parte degli imputati del rito abbreviato.
Durante la requisitoria, i pm avevano ripercorso ogni istante della notte dello stupro e avevano ricostruito le singole condotte dei sei imputati. A denunciare la violenza subita era stata la stessa vittima sottolineando di aver più volte detto no e non aver ricevuto aiuto dopo gli abusi. Tutti gli imputati si erano detti innocenti negando la violenza e parlando di rapporto consensuale. La Grassa, in una delle udienze precedenti, aveva reso nota una lettera in cui chiedeva scusa alla madre e alla fidanzata.
Il video – Lo stupro venne ripreso con un cellulare dal maggiore degli imputati, Angelo Flores, che con la ragazza aveva avuto una relazione. La vittima venne prima fatta ubriacare, poi seguì il gruppo al foro italico dove fu abusata. Nelle immagini girate sul cellulare da Flores, si sente più volte la giovane dire al gruppo di lasciarla andare. Dopo gli abusi i ragazzi si allontanarono lasciando la vittima sola.
Le scuse – “Devo essere giudicato per quel che ho fatto, non per ciò che non ho fatto” aveva detto ai giudici di Palermo Christian Barone durante le dichiarazioni spontanee prima che il tribunale si ritirasse in camera di consiglio. L’imputato aveva chiesto scusa per non aver aiutato la vittima la notte della violenza chiedendo una sentenza giusta.
Il minorenne condannato – Per la vicenda c’è anche un settimo imputato, che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Il giovane è stato condannato col rito abbreviato a 8 anni e 8 mesi di reclusione dalla giudice del tribunale per minorenni Maria Pino. Condanna confermata in appello recentemente.