“Vorrei una Rai che copi uno qualsiasi dei sistemi di governance europei, magari anche sorteggiando tra quello tedesco, quello spagnolo, quello inglese e quello francese. E che poi faccia la televisione pubblica. Un servizio e non un servizietto”. Lo ha detto Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, che insieme ad altri direttori di quotidiani è stato ospite de Le sfide del servizio pubblico, una due giorni di confronto a Palazzo Giustiniani, promossa dalla senatrice 5 Stelle e presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai Barbara Florida. Durante l’incontro Travaglio ha detto di preferire il modello di governance tedesco. “È l’informazione che deve controllare la politica, non viceversa” ha spiegato, indicando le sue priorità per la Rai, che dovrà recepire entro il prossimo agosto il Media Fredoom Act. “Togliere completamente la maggioranza nella fonte di nomina al governo e al Parlamento. Quest’ultimo deve avere una quota all’interno di un board che decide i vertici Rai. La quota maggioritaria dovrebbero averla quelli che in Rai ci lavorano, i rappresentanti della cultura, del giornalismo, dell’editoria, della produzione. Non il singolo rappresentante dei lavoratori come è oggi. Bisogna cambiare il sistema: la politica diventa ospite della televisione e oggetto della televisione pubblica, cancellando anche la Commissione di vigilanza Rai”