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“Non ce la faccio, ho già chiamato tutti”, poi la frase misteriosa censurata dalla regia: così Enzo Paolo Truchi vuole lasciare il Grande Fratello

Il desiderio del coreografo di uscire dalla trasmissione sarebbe legato a questioni personali e professionali

di Gabriele Scorsonelli
“Non ce la faccio, ho già chiamato tutti”, poi la frase misteriosa censurata dalla regia: così Enzo Paolo Truchi vuole lasciare il Grande Fratello

Aveva già manifestato la sua volontà di abbandonare il programma, ma questa volta sembra intenzionato a farlo davvero. Enzo Paolo Turchi vuole lasciare il Grande Fratello. “Non ce la faccio”, ha confessato a Pamela Petrarolo lo scorso 7 novembre, affermando di aver già contattato la produzione e gli autori per metterli al corrente delle sue difficoltà. Un argomento che aveva già trattato, circa una settimana fa, anche con Luca Calvani: “Io sto bene quando faccio queste cose (lavoro nel mondo della danza, ndr) – aveva sottolineato il coreografo –. Non sopporto più la banalità, devo stare con persone migliori di me, che hanno da raccontare, altrimenti diventa un problema. In questo momento ho bisogno di cose diverse”. Attorno alla figura di Turchi rimane, però, un mistero che ha allarmato i fan. Una dichiarazione a cui lui stesso si è lasciato andare: “In punto di morte cosa pagheresti per…”, la frase enigmatica prontamente censurata dalla regia del reality show di Canale 5.

Oltre ad avere visioni divergenti con gli altri concorrenti sui comportamenti corretti da tenere, secondo fonti contattate da FanPage, il desiderio del coreografo di uscire dalla trasmissione sarebbe legato a questioni personali e professionali. Sicuramente la mancanza della famiglia, motivo per cui la redazione del Grande Fratello aveva fatto entrare per alcuni giorni la moglie Carmen Russo nella casa più spiata d’Italia. Obiettivo: convincerlo a restare. Ma tra i motivi principali potrebbero esserci gli impegni teatrali imminenti. Lo scorso 2 novembre è, infatti, partita la nuova stagione di “Flashdance – Il musical”, di cui proprio Turchi è regista. E la prossima tappa sarà il 13 novembre al teatro Metropolitan di Catania. Stanchezza emotiva e insofferenza o il lavoro che chiama?

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