“Se il presidente si fosse ritirato prima, ci sarebbero stati altri candidati in corsa. L’idea era che, se il presidente si fosse fatto da parte, ci sarebbero state primarie aperte“. L’ex speaker della Camera, Nancy Pelosi, non usa giri di parole e punta il dito contro Joe Biden dopo la sconfitta di Kamala Harris alle presidenziali. Pelosi – che è stata una dei leader dem che ha spinto di più la scorsa estate per il passo indietro dell’attuale presidente – in un’intervista al New York Times ha anche criticato il fatto che Biden ha immediatamente dato il suo endorsement alla sua vice, eliminando quindi la possibilità di avere una selezione. “Come ho detto, penso che Kamala avrebbe fatto bene e si sarebbe rafforzata – ha spiegato – ma questo non lo sappiamo, non è successo, noi viviamo con quello che succede e perché il presidente ha subito dato il suo endorsement a Kamala Harris ha reso quasi impossibile avere delle primarie aperte. Se lo avesse fatto molto prima – ha concluso riferendosi alla rinuncia alla rielezione – sarebbe stato diverso”.
Intanto “su invito” dello stesso Joe Biden, il presidente uscente e il neo-eletto Donald Trump si vedranno nello Studio Ovale mercoledì alle 11 ora di Washington, le 17 in Italia. Lo ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. Due giorni fa, in una dichiarazione alla nazione, Biden aveva anticipato di aver invitato Trump alla Casa Bianca nel corso di un colloquio telefonico durante il quale aveva assicurato l’impegno per “una transizione pacifica e ordinata“. Mentre lo scrutino è ancora da completare, i dati dicono che il repubblicano ha superato il numero di voti raccolti a livello nazionale nel 2016 (65.853.514) e nel 2020 (74.223.975): in queste elezioni, dove ha vinto anche il voto popolare come non succedeva ad un candidato repubblicano dal 2004, ha già toccato quota 74.303.161 voti (il 50,6%).