Si è tenuta a Genova la seconda tappa nazionale del Social Forum sull’Abitare, un appuntamento che ha riunito esponenti della società civile, amministratori locali, politici ed esperti per affrontare le “sfide abitative senza precedenti” che caratterizzano il contesto odierno. L’obiettivo dell’incontro, come indicato dagli organizzatori, è stato di “ripensare il nostro approccio alla città e alla comunità” in un momento in cui la crisi abitativa richiede risposte strutturali e innovative.
Il Social Forum dell’Abitare è una rete nazionale nata a Bologna che continua a espandersi, spinta dalla necessità di ripensare il modello abitativo delle città italiane. “In molte città italiane uno stipendio medio non basta a coprire un affitto – riflette Domenico “Megu” Chionetti, uno dei promotori – Questo problema ha dato impulso alla creazione di proposte concrete, come la realizzazione di un’agenzia pubblica per la casa che operi da intermediario, agevolando soluzioni contro gli sfratti per morosità incolpevole e contrastando la speculazione sugli affitti brevi destinati al turismo”.

Tra i punti centrali dell’assemblea c’è stato il tema del benessere collettivo, che gli organizzatori mirano a mettere al centro di nuovi modelli di sviluppo urbano. Tra i presenti diversi amministratori come la vicesindaca di Bologna Emily Clancy, le eurodeputate Cecilia Strada e Ilaria Salis. Il Forum ha cercato non solo di analizzare e condividere “buone pratiche” esistenti, ma anche di proporre regolamentazioni tratte da sperimentazioni e altri contesti europei. Di qui il coinvolgimento di Ada Colau, sindaca di Barcellona dal 2015 al 2023 che sul tema dell’abitare ha fatto un elemento centrale del suo progetto politico, nato proprio dal precedente impegno nel movimento per il diritto casa. Tra le proposte emerse anche la regolamentazione delle locazioni turistiche per garantire maggiore disponibilità di abitazioni a lungo termine, oltre una completa rivisitazione delle politiche pubbliche di edilizia residenziale. “L’incontro si inserisce in una mobilitazione nazionale sul diritto alla casa, che punta a trasformare la crisi abitativa da un problema individuale a una questione di interesse pubblico – spiega Chionetti – ribadendo la necessità di immaginare città che rimettano al centro la comunità attraverso esperienze pratiche che possano fare da guida per nuove politiche locali e nazionali”. Tra il pubblico anche Andrea Orlando, deputato Pd uscito sconfitto per un pugno di voti dalle elezioni regionali che sembra intenzionato a non mollare la partita in Liguria, anche in vista delle elezioni del capoluogo previste in primavera.

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