“Non c’è nessun braccio di ferro e la magistratura non vuole nessun braccio di ferro. Per uno scontro bisogna essere in due e noi non abbiamo fatto nessuno scontro”. Lo ha detto la giudice e presidente di Magistratura democratica Silvia Albano, a margine della festa a Roma per i 60 anni della “corrente di sinistra” della magistratura. Albano ha difeso il lavoro dei giudici, compreso quello del collegio di cui ha fatto parte che ha invalidato i primi 12 trattenimenti dei migranti trasferiti in Albania a metà ottobre. Decisioni travolte dalle accuse della politica tanto che Albano ha ricevuto minacce di morte e oggi è sotto scorsa. “Abbiamo applicato la legge europea alla luce di una sentenza della Corte di giustizia”, ha ribadito. “Ma anche se avessimo convalidato, e anche se si convalidassero domani i trattenimenti dei 7 migranti ora a Gjader, cosa cambierebbe rispetto ai flussi migratori? Ci sarebbero state 12 persone in Albania, domani altre sette? Cosa sarebbe cambiato?”

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Santalucia (Anm): “Attacchi della politica? Situazione è peggiorata. Non solo i pm, ora pure i giudici sono toghe rosse se fanno cose sgradite”

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De Raho (M5s): “Separazione delle carriere? Il giudice è già indipendente, lo dicono le statistiche. Assoluzione nel 54,8% dei processi”

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