Erano tre anni che su una legge di Bilancio non piovevano tanti emendamenti. Sono 4.562 quelli depositati in commissione Bilancio della Camera entro le 16 di lunedì 11, termine ultimo per la presentazione. E a colpire è che ben 1.200 arrivano dalla maggioranza: un quadro ben diverso rispetto a quello dello scorso anno, quando le destre avevano concordato di non chiedere alcuna modifica. Segnale di un’unità e una rivendicata “compattezza” che stavolta appaiono molto lontane: fin dal varo del ddl in consiglio dei ministri Lega e Forza Italia hanno iniziato a picconare molte misure, dall’allargamento della web tax all’aumento della tassa sulle plusvalenze da criptovalute passando per la mancata conferma del taglio del canone Rai e i controllori del Mef nei collegi sindacali delle aziende che prendono finanziamenti pubblici. Ma anche Fratelli d’Italia, alla fine, si è mossa.
Nel dettaglio, sono 190 le proposte emendative presentate dal partito della premier, mentre da Forza Italia ne sono arrivate 501. La Lega ne ha avanzate 428, Noi Moderati 142. Per quanto riguarda le opposizioni, il Pd ha depositato 992 emendamenti, il Movimento 5 Stelle 1.218, Alleanza Verdi e Sinistra 354, Misto+Europa 45, Italia Viva 282, Gruppo Misto 76, Misto Minoranze linguistiche 201 e Azione 130. Risultano infine depositati un emendamento del governo e due delle commissioni.