La contromossa della Cina dopo il via libera dell’Unione Europea ai dazi sulle auto di Pechino stravolge i piani di Stellantis. Il gruppo automobilistico, come anticipato da Reuters, dovrà rivedere i piani già elaborati con il suo partner cinese Leapmotor, annullando il progetto di produrre a Tychy, in Polonia, un secondo suv elettrico, il B10.

Dopo la mossa di Bruxelles, infatti, il governo cinese ha vietato alle sue case automobilistiche di investire nei Paesi europei che hanno votato a favore dei dazi sui veicoli elettrici di fabbricazione cinesi, imponendo nuove tariffe fino al 45%. Si tratta di dieci Stati, tra i quali c’è proprio la Polonia.

Così il nuovo crossover elettrico B10 di Leapmotor dovrà cambiare la propria fabbrica di produzione e in lizza ci sono i soli 5 Paesi membri dell’Unione Europea che si sono detti contrari (12 si sono astenuti). In lizza, quindi, sembrano essere in particolare Germania e Slovacchia, due grandi Stati costruttori. La joint venture tra Leapmotor e il gruppo guidato da Carlos Tavares ha tuttavia un problema ulteriore, legato al costo del lavoro e dell’energia in Germania.

La fabbrica – quella di Eisenach, dove si assemblano i modelli Opel – ci sarebbe già, come anche in Slovacchia (a Trnava). Resta da chiarire in quale stabilimento si trasferirà la produzione del B10, che era già stato annunciato a Tychy dove è già iniziato da qualche mese l’assemblaggio dell’utilitaria elettrica T03 con pezzi in arrivo dalla Cina.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

A settembre ventesimo calo della produzione industriale italiana. Istat: “Nel terzo trimestre pil fermo, risultato peggiore della media Ue”

next