Il primo, presunto intervento di Donald Trump sul fronte della guerra in Ucraina è durato 24 ore. Ieri era trapelato sul Washington Post che il presidente eletto aveva parlato giovedì con il presidente russo Vladimir Putin, consigliandogli di evitare un’escalation in Ucraina e ricordandogli la consistente presenza militare statunitense in Europa. Oggi Dmitry Peskov ha smentito la telefonata. “Non c’è stata alcuna conversazione, è pura fiction”, ha affermato il portavoce del Cremlino, aggiungendo che la Russia continuerà la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina “fino a che tutti gli obiettivi stabiliti saranno raggiunti”.

Nel frattempo Mosca ha continuato a bombardare. L’allerta antiaerea è scattata stanotte nella maggior parte del paese. “Attenzione, pericolo missilistico su tutto il territorio dell’Ucraina. Decollo di MiG-31K“, ha scritto su Telegram l’aeronautica ucraina. In precedenza i militari di Kiev avevano riferito sul decollo di otto bombardieri strategici russi Tu-95MS. Avevano inoltre avvertito che l’allarme è stato lanciato per la presenza di aerei russi nello spazio aereo ucraino che hanno in seguito lanciato missili.

Kiev: “Mosca è pronta ad attacchi massicci”. Secondo il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, le truppe russe hanno immagazzinato missili negli aeroporti per preparare attacchi massicci sull’Ucraina. Lo afferma Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell’Ucraina su Telegram, ripreso da Ukrainska Pravda. “I russi sono pronti per attacchi massicci. Ci sono abbastanza missili, vengono accumulati negli aeroporti strategici dell’aviazione e continuano ad accumularsi. Anche l’aviazione è pronta”, ha affermato.

Almeno 10 vittime nella notte. Con le prime luci dell’alba è iniziata la conta delle vittime. Una persona è morta e altre 20 sono rimaste ferite a Zaporizhzhia, dove un raid ha parzialmente distrutto un edificio residenziale a due piani, un dormitorio e una concessionaria d’auto. Altre 5 hanno perso la vita in un attacco di droni che nella notte ha colpito la città meridionale di Mykolaiv. “Sono scoppiati incendi negli edifici residenziali della città e tutti i servizi di emergenza sono sul posto”, ha scritto su Telegram il governatore della regione, Vitaly Kim. “I russi hanno nuovamente attaccato la nostra città con i droni”, aveva riferito in precedenza il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich. Almeno quattro persone sono morte a Kryvyi Rih, la città natale di Volodymyr Zelensky. Il governatore regionale Serhiy Lysak ha affermato che nell’attacco sono stati distrutti gli appartamenti dei primi cinque piani di un grattacielo. “Potrebbero esserci delle persone sotto le macerie“, ha detto. “Finora è noto che ci sono 4 vittime” e almeno 12 persone sono rimaste ferite. Le truppe di Mosca continuano ad avanzare anche sul terreno conquistando il villaggio di Makarovka, nella regione di Donetsk e quello di Kolesnikovka, nella regione di Kharkiv.

Kiev: “I russi hanno sparato a bruciapelo a due soldati ucraini”. L’esercito russo ha commesso “un altro crimine di guerra” sparando a due prigionieri di guerra ucraini disarmati nella regione russa di Kursk, ha affermato su Telegram il commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada, Dmitry Lubinets. “I prigionieri di guerra devono essere sempre protetti, in particolare da atti di violenza, ma la Russia ha commesso ancora una volta un crimine di guerra, che costituisce una grave violazione della Convenzione di Ginevra e del diritto internazionale umanitario”, ha affermato.

Servizi russi: “Gli Usa lavorano per rimuovere Zelensky”. Nel frattempo secondo il servizio di intelligence estera russo (Svr) il dipartimento di Stato americano sta lavorando per rimuovere Zelensky. “In base alle informazioni ottenute dall’Svr, il Dipartimento di Stato americano continua a lavorare su scenari di sostituzione dell’attuale leadership in Ucraina, se necessario. Tra gli altri modi ‘legittimi’ di rimuovere l’”estremamente arrogante” Zelensky, Washington sta valutando la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina in mezzo alle continue ostilità con la Russia l’anno prossimo”.

Trump jr: “Papà toglierà la paghetta a Zelensky”. Nelle stesse ore Donald Trump Jr prende in giro Zelensky su Telegram, affermando che la “paghetta” del presidente ucraino terminerà quando suo padre entrerà alla Casa Bianca. Il figlio del presidente eletto degli Stati Uniti ha condiviso su Instagram un video di Zelensky accanto a Donald Trump, con la didascalia: “Pov (‘point of view’, ndr): mancano 38 giorni alla perdita della tua paghetta”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

TRUMP POWER

di Furio Colombo 12€ Acquista
Articolo Precedente

“In Azerbaijan la polizia ha chiuso il mio teatro, volevano uccidermi”: l’inchiesta di ReCommon sulla repressione nel paese che ospita la Cop29

next
Articolo Successivo

‘Le mie foto senza velo su Facebook: ho la vita distrutta’: i ricatti online su sette donne yemenite

next