“In seguito alla decisione delle autorità ungheresi, la partita si giocherà a porte chiuse”. Lo ha comunicato la Uefa sul sito martedì mattina, a qualche giorno dalle violenze di Amsterdam. La partita dell’Europa League tra la squadra di calcio turca Besiktas e il team israeliano Maccabi Tel Aviv doveva giocarsi inizialmente in Turchia, ma lunedì […]
“In seguito alla decisione delle autorità ungheresi, la partita si giocherà a porte chiuse”. Lo ha comunicato la Uefa sul sito martedì mattina, a qualche giorno dalle violenze di Amsterdam. La partita dell’Europa League tra la squadra di calcio turca Besiktas e il team israeliano Maccabi Tel Aviv doveva giocarsi inizialmente in Turchia, ma lunedì è stato comunicato lo spostamento nello stadio ungherese di Nagyerdei a Debrecen, nell’est del Paese: si terrà il 28 novembre.
La decisione non dipende dai fatti di Amsterdam, ma dalla nota ostilità del governo e della società turca alle politiche dello Stato di Israele in Medio oriente, in particolare per la guerra a Gaza. Inizialmente il match doveva giocarsi in Turchia, ma già il 5 novembre (prima dei fatti di Amsterdam) il Besiktas aveva già diffuso un comunicato in cui spiegava che “nonostante i permessi necessari siano stati ottenuti dalla Uefa per ospitare la partita nel nostro stadio, le autorità turche hanno deciso che la partita si giocherà in un Paese neutrale a causa della possibilità di provocazioni”.
La nazionale israeliana è attesa invece allo Stade de France di Parigi giovedì 14 novembre per la gara di Nations League contro la Francia.