Bufera e polemiche di fuoco sullo chef britannico Jamie Oliver. L’ultimo libro per bambini “Billy And The Epic Escape” è stato ritirato dalla vendita, dopo essere stato criticato per aver offeso gli aborigeni australiani. Il quotidiano The Guardian ha riferito che la National Aboriginal and Torres Strait Islander Education Corporation ha criticato duramente il volume, pubblicato all’inizio di quest’anno, per aver utilizzato una serie di luoghi comuni e stereotipi sugli aborigeni australiani, tra cui i loro rapporti con il mondo naturale e spirituale.
Il gruppo ha criticato una delle sottotracce del romanzo fantasy, che racconta la storia di una ragazza indigena che vive in affidamento, per aver contribuito alla “cancellazione, banalizzazione e stereotipizzazione dei popoli e delle esperienze del nostro popolo”.
In una dichiarazione, Oliver, 49 anni, ha detto di essere “sconvolto” se ha offeso qualcuno e si è scusato “con tutto il cuore. Non è mai stata mia intenzione interpretare male questa questione profondamente dolorosa. Insieme ai miei editori abbiamo deciso di ritirare il libro dalla vendita”.
Gli attivisti indigeni erano particolarmente sconcertati dal fatto che né Oliver né i suoi editori, Penguin Random House, si fossero consultati con loro prima della pubblicazione del romanzo. “È chiaro che i nostri standard editoriali sono venuti meno in questa occasione e dobbiamo imparare da questo e prendere misure decisive – ha affermato l’editore -. Con questo in mente, abbiamo concordato con il nostro autore, Jamie Oliver, che ritireremo il libro dalla vendita”.
Chef Oliver è diventato famoso nel 1999 con il suo libro e programma televisivo “The Naked Chef” e si è a lungo impegnato in campagne a favore dell’alimentazione e della nutrizione infantile. L’uomo ha suscitato scalpore nel 2005, quando ha attaccato il contenuto nutrizionale di alcuni pranzi scolastici nel Regno Unito.
