Secondo la polizia londinese un uomo di 63 anni è stato arrestato con l'accusa di frode e ricettazione, ma poi è stato rilasciato con la condizionale in attesa di ulteriori indagini
Online si parla già di Great Cheese Robbery, ovvero la grande rapina di formaggio. Si tratta infatti del caso di un noto grossista londinese, Neal’s Yard Dairy, derubato di 22 tonnellate di cheddar da qualcuno che si è spacciato per un acquirente francese. L’azienda produttrice peraltro si era prodigata di fornire in breve tempo più di 950 forme di Hafod Welsh Organic Cheddar, Westcombe Cheddar e Pitchfork Cheddar, facendosi aiutare da diversi caseifici limitrofi, vista la quantità esagerata prenotata. Il movente di questa “stangata” rimane un mistero.
Secondo la polizia londinese un uomo di 63 anni è stato arrestato con l’accusa di frode e ricettazione, ma poi è stato rilasciato con la condizionale in attesa di ulteriori indagini. Secondo l’azienda i suoi premiati formaggi sono tra i più ricercati nel Regno Unito. 250 grammi di Westcombe del produttore Tom Calver nel sud-ovest dell’Inghilterra costano 7 sterline. L’ipotesi più accreditata ad ora è che il cheddar possa essere stato oggetto di un traffico illegale verso il Medio Oriente o la Russia. Come segnalano diverse riviste del settore i furti di formaggio sono aumentati parecchio in Europa negli ultimi mesi. Nei Paesi Bassi, addirittura, sembra essersi affermata la cosiddetta “mafia del Gouda”, che ruba regolarmente prodotti caseari di alta qualità e li vende sul mercato nero. Qualche anno fa, invece, una banda italiana aveva rubato del Parmigiano Reggiano per un valore di 700mila euro.
Nel nord della Germania, i ladri hanno rubato un camion pieno di latticini nel mese di agosto, ma sono stati catturati in autostrada. Quattro anni fa, infine, il produttore di Friburgo, Cremo, ha spedito 32 tonnellate di Emmentaler e Gruyère a Londra, ma l’ordine proveniva da truffatori informatici e i preziosi formaggi sono scomparsi senza lasciare traccia. Sempre dall’Olanda, dove questa truffa pare avere oramai precedenti lunghissimi arrivano ulteriori allarmanti segnali. Nieuws Wim Meure, presidente di una delle associazioni di produttori lattiero-caseari dei Paesi Bassi, ha spiegato a RTL che i formaggi hanno un numero di registrazione e sono quindi tracciabili: “Nel 2020, due persone sono state arrestate per aver rubato 300 formaggi, per un valore di 40mila euro, a Lievelde, nel Gelderland. I formaggi, infatti, erano stati messi in vendita sul sito d’aste Marktplaats ma grazie ai numeri di registrazione è stato possibile individuare i colpevoli”. Il problema nasce però quando la refurtiva varca il confine nazionale.
Il caso del commerciante Martijn van der Valk di Utrecht è emblematico: attorno a Pasqua 2023 il suo negozio è stato completamente svuotato. Il valore della merce in negozio era di circa 20mila euro ma, come lui stesso ha spiegato, molto probabilmente i suoi formaggi si trovano all’estero, dove non possono essere rintracciati.