Fino al 25 settembre del 2023 il suo “cliente” più famoso era lo zio Matteo Messina Denaro. Ma oggi Lorenza Guttadauro, figlia di una delle sorelle del capomafia e del boss Filippo Guttadauro, ha definitivamente lasciato l’avvocatura, si è trasferita a Roma ed è stata assunta dal ministero dell’Istruzione. Fino all’ultimo giorno di vita del boss di Castelvetrano, è stata al capezzale dello zio – assistendolo nelle ultime fasi della malattia – oltre che sua legale di fiducia (ne aveva assunto la difesa subito dopo l’arresto). Adesso si è cancellata dall’albo degli avvocati e lavora oggi all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio. “È stata assunta a seguito di rituale concorso ed è impiegata presso l’ufficio pensioni di un’articolazione provinciale”, chiarisce Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr.
Lorenza Guttadauro appartiene a una famiglia di rango in ambito mafioso e non solo per lo zio Matteo. Il padre è Filippo Guttadauro, boss di Brancaccio, che dopo aver espiato una condanna per associazione mafiosa, ritenuto socialmente pericoloso, è rimasto in carcere al cosiddetto ergastolo bianco: una misura di sicurezza che si rinnova espiata in teoria presso una “casa lavoro”, di fatto in un istituto di pena. La madre, invece, è Rosaria Messina Denaro, sorella dell’ex latitante: la stessa che, pochi mesi fa, è stata condannata a 14 anni di carcere perché ritenuta lo snodo delle comunicazioni del fratello: per i magistrati, oltre ad aver aiutato il boss a sottrarsi alla cattura, ha anche amministrato la cassa della famiglia e gestito la rete di distrubuzione dei pizzini. “Fragolone” era il nome in codice scelto dal boss di Castelvetrano per riferirsi alla sorella. Uno dei tanti nickname usati da Messina Denaro nei pizzini per celare complici e amici. La procura di Palermo sta ancora lavorando per individuare le persone che si celano dietro gli altri nomi in codice come quello di “fragolina”.
Il fratello di Lorenza è Francesco Guttadauro, il nipote preferito dell’ex latitante, anche lui in carcere per mafia. Solo da qualche anno ha invece lasciato la cella il marito, Luca Bellomo. Indicato come uomo d’affari, era stato arrestato e condannato a 10 anni con l’accusa di avere curato gli interessi del boss di Castelvetrano. Lorenza Guttadauro, infine, dopo l’arresto dello zio ha denunciato più volte che il capomafia, molto malato, non sarebbe dovuto rimanere al 41 bis. “Le sue condizioni sono molto gravi. Non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico. Non so se lo stanno curando bene”, disse dopo il primo interrogatorio avvenuto nel carcere de L’Aquila il 13 febbraio del 2023.