Se dopo il risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, avete voglia di capire di più di questo grande Paese Qui non è Nuova York, l’ultimo libro di Maria Teresa Cometto e Glauco Maggi, Neri Pozza, vi sarà di sicuro aiuto. Cometto e Maggi hanno dismesso i panni di esperta di innovazione tecnologica e di tendenze da oltreoceano lei e di analista di finanza lui, nonché di primo scopritore di Trump futuro presidente americano già dagli inizi del 2016 (ci ha scritto due libri), per invitarci a seguirli, liberi ormai dagli impegni nei rispettivi giornali in due viaggi andata e ritorno, da Est a Ovest per 32.000 km negli Usa, in viaggio per conto non di Dio (Blues Brothers) ma dell’Istituto Italiano di Cultura.
Avevo avuto modo di apprezzare la loro curiosità analitica quando a New York, in occasione di una delle Giornate della Lentezza, mi avevano indicato luoghi inconsueti da visitare, ma questa volta i nostri due giornalisti che a New York vivono da 25 anni, hanno deciso di prendere il largo abbandonando le gite fuori porta o le vacanze tradizionali, per solcare un paese ai più sconosciuto; a quanto pare anche ai corrispondenti dei quotidiani italiani che – con le ultime elezioni – hanno dimostrato di non saper intuire che cosa stesse per accadere.
Tornando a Maria Teresa e Glauco, il libro è un gesto d’amore e di riconoscenza per questa nazione che ha dato loro una nuova cittadinanza e anche un sincero sforzo per invitarci ad andare controcorrente e a guardare gli Usa con occhi diversi oltre che a scoprire luoghi fuori dalle rotte tradizionali.
Dopo questo libro potendo scegliere, punterei sulla Sun Valley, a Ketchum dove si trova sepolto Ernest Hemingway, sperando poi di incontrare Clint Eastwood altro frequentatore di questa zona o visitare le Reception Falls, le cascate dell’inganno, dove gli alberi abbattuti per produrre le traversine della ferrovia sono ricresciuti sui mozziconi di quelli tagliati, per pensare che la natura sarà clemente con noi.