Sono bastati pochi minuti di pioggia e il fango ha di nuovo invaso gli abitati di Stromboli. Il più colpito il villaggio di Ginostra, che nella notte tra il 10 e l’11 novembre è rimasto anche senza luce. Non c’è più pace per l’isola delle Eolie che dopo l’incendio divampato sul set della seria tv prodotta per la Rai ha perso gran parte della vegetazione. Per questo gli abitanti di Stromboli hanno organizzato una protesta: partiranno giovedì 14 alle 10 da piazza San Vincenzo per chiedere la dichiarazione di emergenza nazionale. “Dopo il disastro, nonostante i 16 milioni messi a disposizione immediatamente dal governo centrale, con la dichiarazione dello stato di calamità nazionale e la nomina del sindaco Riccardo Gullo come commissario straordinario, a distanza di due anni senza interventi la situazione è ovviamente peggiorata. Un rimpallo di responsabilità che ha portato ad un immobilismo che non possiamo più tollerare”, ha spiegato Giuseppe Fulco, ingegnere e proprietario di alcune abitazioni a Stromboli. “Non è stato piantato nemmeno un alberello – continua Fulco – mentre i “progetti” prevedono di intervenire massicciamente su 16 torrenti. Nei secoli sono bastati i muretti a secco e la rigogliosa vegetazione del vulcano, da quando la vegetazione è sparita le seguenti colate di fango, che hanno danneggiato i muretti preesistenti, non c’è alcun argine. Ed una montagna di 1000 metri ah ogni pioggia non trattiene più nulla. La domanda è, a parte le lungaggini burocratiche, siamo sicuri che “sistemare” i torrenti basti? Non sarebbe forse meno impattante e più efficace un parallelo intervento massiccio di ripristino della vegetazione?”.

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