È l’attore e regista casertano Valerio Santoro, sponsorizzato da Fratelli d’Italia, il nuovo direttore artistico del Teatro Biondo di Palermo. Sul fotofinish è riuscito a spuntarla sugli altri candidati, Alfio Scuderi e l’attore Luca Lazzareschi, appoggiato da Forza Italia. Per il triennio 2025-2027 guiderà il teatro prendendo il posto dell’uscente Pamela Villoresi.
Una nomina che ha creato più di una polemica all’interno del mondo artistico palermitano. Nei giorni scorsi infatti, il gruppo “Operatori Spettacolo dal vivo Palermo” con un duro comunicato contestava la scelta della “politica di gestire le nomine come mero scambio di poltrone, senza tenere conto di una progettualità”, e che avrebbe favorito “il direttore di una compagnia privata che non ha mai diretto un teatro pubblico e che ha presentato un curriculum inferiore alle candidature ricevute”. Un chiaro riferimento a Santoro, fondatore e direttore artistico dell’associazione culturale “La Pirandelliana”. “Noi ci auspichiamo che il criterio di scelta non sia stato legato all’appartenenza politica ma al merito, avremmo preferito un direttore siciliano o palermitano, ma non per campanilismo, più per una conoscenza del territorio che possa esaltare le tradizioni della nostra terra, dando maggior risalto agli artisti locali, anche perché il Biondo ha una sua scuola di teatro molto blasonata”, spiega a ilfattoquotidiano.it Fabio Maggio, segretario generale del sindacato lavoratori della comunicazione (SLC) Cgil. Ci potrebbe essere un conflitto di interessi per Santoro, visto che guida una sua compagnia privata? “Mi auguro di no, ma lo vedremo, in passato abbiamo avuto esperienze di soprintendenti o direttori che hanno avuto altri interessi, noi resteremo vigili, e saremo molto attenti e critici sotto questo punto di vista”, conclude Maggio.
Chi è il nuovo direttore Santoro – Casertano di 52 anni, Santoro si è laureato in architettura alla Federico II di Napoli, per poi intraprendere la carriera artistica. Dopo diverse partecipazioni ad opere teatrali, nel 1999 fonda l’associazione culturale “La Pirandelliana”, e come direttore artistico della sua compagnia realizza diverse produzioni di spettacoli, alcuni dei quali con i registi Alessandro d’Alatri, Filippo Dini, Cristina Pezzoli e Armando Pugliese. Dal 2015 l’associazione è stata trasformata in società a responsabilità limitata, con Santoro che si è occupato anche della produzione esecutiva degli spettacoli. Nel 2016 è stato nominato direttore artistico del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, carica che ha mantenuto per un anno.
Attesa per il soprintendente del Massimo – Continua l’attesa invece per il Teatro Massimo, il più grande teatro lirico d’Italia e il terzo in Europa, che aspetta di sapere chi sarà il nuovo soprintendente. Si è appena insediato il consiglio di indirizzo formato dal sindaco Roberto Lagalla, dall’avvocato Federico Ferina, in quota comune di Palermo, dall’imprenditrice Marcella Cannariato, espressa dalla Regione Siciliana, e dal professore Daniele Anselmo, scelto dal ministro ai Beni culturali Alessandro Giuli. Nel consiglio anche il giornalista Gaspare Borsellino, indicato dal dicastero su proposta congiunta degli altri due soci. Il consiglio avrà il compito di vagliare i nomi dei candidati e poi segnalare quello più meritevole al ministero, che procederà con la nomina. Tutti si aspettavano subito la riconferma del soprintendente uscente Marco Betta, ma il consiglio ha deciso rinviare il prossimo incontro a lunedì. Compositore e direttore artistico, Betta è stato dal 1995 al 2000 membro della Commissione Musica della Siae e vice presidente della Commissione Lirica. Tra il 1994 e il 2002 è stato direttore artistico del Massimo, tornando in seguito nel giugno 2020 come consulente della riprogrammazione artistica, nominato ancora una volta direttore artistico l’anno successivo. Da febbraio del 2022 è sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo.