“Il tweet di Elon Musk contro i giudici italiani? Un magnate americano tanto influente nella nuova amministrazione degli Usa parla di affari interni allo stato sovrano italiano e si intromette nelle questioni dell’Italia dando giudizi immotivati, ingenerosi nella migliore delle ipotesi, senza che nessuno del governo pensi di rispondere dicendo che questi sono affari dell’Italia su cui non ha titolo ad intervenire“. Così ai microfoni di 24 Mattino, su Radio24, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, commenta le parole vergate da Elon Musk su X contro i magistrati italiani, aggiungendo: “Salvini si è complimentato con Musk e ha citato il suo processo? Ho visto. Si difendono tanto i confini in materia di immigrazione clandestina e si richiama al dovere supremo di difenderli, ma anche quelli toccati da Musk sono confini. Ci sono dei confini ideali che non possono essere violati da chi pensa di poter ingerirsi negli affari interni di un paese sovrano“.
Circa gli attacchi del governo Meloni all’indirizzo dei magistrati, Santalucia osserva: “Io sconfido sempre nella capacità della ragione perché prima o poi possa prevalere, lo abbiamo detto in tutti i modi. Peraltro non solo i magistrati, ma anche autorevolissimi giuristi sono intervenuti, come l’ex presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio, secondo cui non c’è nessun strappo alle regole nel caso Albania: i magistrati devono interpellare la Corte di Giustizia. Si sta gridando allo scandalo, non c’è nulla di scandaloso, per me di scandaloso c’è il mancato rispetto della giurisdizione“.
“Quindi, negate quello che dice la maggioranza – chiede il conduttore Simone Spetia – e cioè che c’è una operazione e una volontà da parte di alcuni magistrati di boicottare l’azione di governo?”.
“Ma questa è una fantasia – insorge Santalucia – E poi a quale parte di magistrati si riferiscono? Qui si stanno esprimendo tanti tribunali. Ora, pensare che tutti questi tribunali e tutte le sezioni di questi tribunali siano invase da magistrati con la toga rossa è una fantasia, è un modo per denigrare agli occhi dell’opinione pubblica la magistratura“.
Santalucia poi si esprime su quanto pubblicato dal quotidiano di destra Il Tempo, diretto dall’ex deputato del Pd Tommaso Cerno: uno status privato di Whatsapp scritto oltre 2 anni fa dalla magistrata Antonella Marrone. Nel messaggio della giudice c’era una critica a un post pubblicato da Giorgia Meloni due settimane prima di vincere le elezioni politiche del 2022.
“Non si trattava di una posizione politica – precisa Santalucia – ma di un giudizio, censurabile quanto si vuole. Tuttavia, si trattava di un messaggio privato Whatsapp leggibile da una categoria ristretta di persone, non un messaggio pubblico. Questo è molto inquietante: uno status privato di Whatsapp, che resta in linea 24 ore, a distanza di 2 anni dal fatto viene pubblicato perché è stato conservato da qualcuno e poi dato alla stampa. Questo comincia a inquietare moltissimo, al di là di come lo vogliamo qualificare. Siamo tutti sotto osservazione, addirittura c’è qualcuno che conserva un messaggio privato di una categoria ristretta che diventa oggi un messaggio politico al pubblico”.
“Ha un sospetto che c’entrino apparati dello Stato?”, chiede Spetia.
“No, no – risponde il magistrato – Non ho questo sospetto, né ho elementi per dirlo. So però per certo che la cautela e la sobrietà, a cui sempre ci richiamiamo e che è un dovere per i magistrati, oggi possono non bastare. Bisogna guardarsi perché siamo sotto osservazione. E questo inquieta e fa paura. Io la cautela la comprendo, la sobrietà pure, il nascondersi mi sembra eccessivo“.