La Turchia chiude tutte le relazioni con Israele in risposta ai continui attacchi di Tel Aviv contro Gaza. Ad affermarlo è lo stesso presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando con i cronisti di Ankara sul volo di ritorno dalla sua sua visita in Arabia Saudita ed Azerbaigian: “Noi abbiamo attualmente interrotto le relazioni con Israele. Al momento non abbiamo alcun rapporto con Israele e non abbiamo adottato alcuna misura per migliorare queste relazioni in futuro”, ha sottolineato Erdogan.

A maggio Ankara aveva già annunciato il blocco dei rapporti commerciali con lo Stato ebraico. “Il paese che ha reagito più forte alle atrocità israeliane nel mondo e ha compiuto il passo più concreto su questo tema è senza dubbio la Turchia”, ha aggiunto ancora, come riportato da Anadolu. Secondo Erdogan “fino a quando continuerà l’invio di armi, Israele sarà ancora più aggressivo”. Il presidente turco ha detto anche di sperare che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump adotti un approccio diverso sul Medio Oriente durante il suo mandato, anche se alcuni dei suoi messaggi sono preoccupanti: “La nostra speranza è che Trump adotti misure molto diverse nei confronti della regione durante il suo mandato, perché i messaggi che vengono dati di tanto in tanto ci preoccupano“, ha concluso.

Intanto il ministro turco del Commercio, Omer Bolat, ha affermato che la Turchia ha ricevuto l’invito per diventare un “membro partner” dei Brics, l’organizzazione delle economie emergenti di cui fanno parte come membri a pieno titolo Russia, Cina, Brasile, India, Sudafrica, Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Lo riferisce il quotidiano Yeni Safak. Nei mesi scorsi Ankara aveva manifestato l’interesse per entrare nel gruppo e il presidente Erdogan, aveva dichiarato che la Turchia era determinata a “migliorare il dialogo” con i Brics, durante il vertice dell’organizzazione in Russia a fine ottobre. Un’idea che aveva trovato inizialmente un’accoglienza tiepida da parte di Russia, Cina e India ma che adesso sembra fare passi avanti. Dopo avere tentato di entrare nell’Unione Europea, così la Turchia punta ai Brics: potrebbe essere così il primo paese della Nato a entrare a far parte del gruppo. “Per quanto riguarda lo status legato all’adesione, alla Turchia è stata offerta l’adesione associata. Questo è il periodo di transizione dei Brics. L’ingresso nei Brics porterà un vantaggio significativo alla Turchia in termini di cooperazione con tutte le piattaforme più importanti del mondo”, ha aggiunto Bolat, durante un’intervista a TvNet.

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