“Sono convinto che, se fossi stato di sinistra, la mia carriera sarebbe stata più agevole. Per esempio, non avrebbero ridimensionato o cercato di chiudere Porta a porta“, ha dichiarato Bruno Vespa nei mesi scorsi al Corriere della sera. Il giornalista abruzzese, che ha compiuto ottant’anni il 27 maggio, è ormai un veterano del servizio pubblico. Non ha nessuna intenzione di smettere e andare in pensione, il suo futuro in Rai però non è affatto scontato come ha raccontato a “Un Giorno da pecora” su Radio 1.
Il suo contratto è in scadenza ad agosto 2025: “Vediamo, sono successe tante cose, ho visto che la Rai è stata tanto generosa, giustamente, con tanti colleghi, e non vorrei trovarmi spiazzato, mettiamola così. Dobbiamo parlarne, dobbiamo parlarne“, ha spiegato il conduttore di “Porta a Porta”. Quasi un avvertimento, un messaggio indirizzato ai vertici del servizio pubblico.
Dopo aver commentato il passaggio di Amadeus sul Nove (“Non l’ho ancora visto ma sono suo amico e gli auguro tutto il bene, vedo che sta migliorando un pochino e mi fa piacere”) ha svelato di essere stato corteggiato non dal gruppo americano ma dal Biscione: “A me hanno chiesto di andare a Mediaset. Prima Berlusconi e poi me lo ha richiesto l’anno scorso Pier Silvio. Ho detto no perché sono nato a diciotto anni alla Rai e nonostante ci abbia rimesso parecchi soldi sono rimasto. Quanto mi aveva offerto Berlusconi? Se fossi andato prima di ‘Cinque Minuti‘ esattamente il doppio“.
Nei mesi scorsi Vespa aveva già ricostruito i fatti in una lettera inviata a Dagospia: “Il 2 ottobre 2021 nel mio annuale incontro ad Arcore per il libro, Berlusconi mi chiede: quanto guadagni? Un milione. Orfeo da direttore generale mi aveva ridotto il compenso del 37 per cento, cosa mai avvenuta nella storia della Rai. (…) Berlusconi mi disse: ti offro il doppio. C’era tra noi una vecchia profezia secondo cui avrei chiuso la mia carriera a Mediaset. Ringraziai e dissi che fino a quando non mi avessero cacciato dalla Rai….Il 28 ottobre del 2022 stesso pranzo. Berlusconi conferma l’offerta e tre giorni dopo mi richiama: ho parlato con Pier Silvio ed e mi chiese quante persone avrei voluto portare con me. Il Presidente era rimasto colpito dal costo di Porta a porta, 28600 euro a puntata, ridicolo rispetto a quello di altri programmi”.
“Tergiversai ancora in attesa del nuovo contratto Rai. Berlusconi purtroppo scomparve e per ricordarlo nel mio ultimo libro intervistai i cinque figli. Il 28 settembre 2023, a margine dell’intervista, Pier Silvio mi chiese di nuovo di passare a Mediaset. ‘Vieni a fare un giro qui e poi magari torni in Rai’. Ipotizzò programmi ma non cifre. Avendo intanto iniziato i 5 minuti, un milione in più sarebbe stato eccessivo, ma certamente non sarebbe stata ridotta l’offerta precedente. Sono molto grato a Pier Silvio, ho deciso di restare in Rai ma ho certo rinunciato a una cifra molto importante”, concluse Vespa.