Economia & Lobby

Donald Trump si prepara alla sfida contro Cina e India e non è detto che la vinca

di Giorgio Boratto

Fa presto Donald Trump a dire MAGA (Make America Great Again), ma la Cina ha senz’altro superato gli Usa nel commercio e si può ben considerare il paese che con l’investimento in alcuni settori, come i veicoli elettrici, i pannelli solari e le batterie, è pronto a guidare la transizione ecologica del pianeta. Questo aspetto non interesserà molto agli Usa di Trump ma si rende chiaro che abbandonando quel tipo di ricerca farà degli Usa un paese senza le difese del cambiamento climatico; già ora nell’Occidente è l’Europa il continente più attento a questo tema.

Secondo la banca d’affari Goldman Sachs, la Cina dovrebbe superare gli Usa nel 2035, mentre nel 2075 l’India diventerebbe la seconda potenza economica. Questa classifica si basa sul Pil, che è sempre meno rappresentativa del benessere collettivo di una nazione.

La Cina può vantare invece il superamento degli Stati Uniti come leader mondiale nella domanda di brevetti e nel numero di pubblicazioni scientifiche. Per quanto riguarda l’IA (l’Intelligenza Artificiale) la Cina è al secondo posto dietro gli Usa, questo dice molto dell’attenzione che si ha anche in questo campo. Per quanto riguarda l’economia reale, la Cina è molto ben messa nei confronti degli Usa che ha una economia prevalentemente finanziaria, guidata da finanzieri, avvocati e lobbisti.

Elon Musk lo sa bene e non è un caso che le Tesla siano costruite e Shanghai; quella di Shanghai è la principale fabbrica di Tesla in termini di capacità produttiva, nonché il principale hub per le esportazioni. Qui vengono costruite le Model 3 e Y, ma per il futuro sono previsti ulteriori modelli, tra cui l’attesa Model 2. Così succede ad Apple che iniziò a produrre in Cina i suoi dispositivi nel 2001, e oggi, nonostante i tentativi di diversificare la produzione, più del 95% di iPhone, AirPods, Mac e iPad sono ancora prodotti in Cina.

Al centro di questo sistema produttivo c’è la città cinese di Zhengzhou, detta anche “iPhone City” per la rilevanza che la produzione industriale d’elettronica d’alto livello ha raggiunto nel corso degli anni. Esiste la volontà di Apple di lasciare la Cina per l’India e il Vietnam, ma questo trasloco va a rilento e non sarà facile. Attualmente c’è stato un forte incremento che ha portato a raggiungere quasi il 7% della produzione in India degli iPhone, anche grazie ai contributi governativi concessi dal primo ministro indiano Narendra Modi. Nel 2025 è previsto che arrivi al 25% della produzione di Apple. Questo comporterà una forte crescita dell’economia indiana.

Ecco forse anche l’India supererà gli Usa come forza mondiale; a tale proposito anche la battaglia sull’incremento della popolazione l’ha già vinta. Donald Trump ha davanti a sé una sfida grandissima e non è detto che la vinca.

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