Riparte la Nations League per l‘Italia di Luciano Spalletti: oggi 14 novembre alle ore 20:45, gli azzurri sfideranno il Belgio di Romelu Lukaku. Alla vigilia del match, il commissario tecnico di Certaldo ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida ai ‘Diavoli Rossi’.

Inizialmente, il CT azzurro ha commentato l’omaggio della Nazionale alle vittime dell’Heysel: il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il capodelegazione della Nazionale Gianluigi Buffon e lo stesso Spalletti hanno deposto tre mazzi di fiori sotto la lapide in memoria delle vittime. “Deve rimanere nella memoria di tutti questa storia, lo dobbiamo per rispetto a tutte le persone che sono mancate e alle loro famiglie. Lo dobbiamo ricordare affinché non accada più. Il calcio è fatto di cose belle, ci sono momenti tristi come questi che non devono risuccedere. Lo stadio è un luogo per divertirsi e amare uno sport caro a tante persone”, ha dichiarato l’allenatore italiano.

Dopodiché, il CT ha parlato delle principali novità di formazione: “Abbiamo bisogno di un calciatore che sa interpretare bene il fatto di legare il centrocampo con le ripartenze della squadra, deve saper scambiare posizione con gli altri e avere attitudini offensive. Barella ha tutto questo, così come abbiamo altri calciatori che sanno fare questo ruolo. Per quello che chiedo io al trequartista lo è più Barella, e Frattesi è più mezzala. Probabilmente Barella sarà in campo così come Donnarumma anche se diffidato. Bisogna fidarsi dei nostri calciatori e sapere che anche in un momento nel quale può succedere qualcosa sappiano comportarsi in maniera corretta”.

Riguardo alla presenza dell’attaccante del Napoli Romelu Lukaku: “Il Belgio ha tantissimi campioni tra cui scegliere e che giocano in club importanti. Non importa se manca qualcuno, sarà sempre fortissima. Lukaku è un calciatore particolarmente forte e sarà un’insidia da cui difenderci in maniera corretta. Dobbiamo abituarci a giocare contro calciatori top e avere lo stesso atteggiamento”.

Su che tipo di partita aspettarsi: “Per andare a sfruttare le caratteristiche del loro bomber cercheranno di metterlo nelle condizioni per poter prendere il meglio. E’ bravo sui cross dal fondo, sulla palla addosso dove aspetta che qualcuno gli vada a creare lo scarico e poi creare calcio offensivo. Ha questa grossa qualità che può rendere giocabile qualsiasi palla, sarà fondamentale avere le marcature preventive su di lui”.

Tornando sulla formazione, a proposito di Rovella e Locatelli: “Stiamo attenti a chi fa bene, sia Rovella che Locatelli stanno facendo un calcio davvero interessante. Quella che è la loro caratteristica a essere bravi nel riconquistare palla, sono stati bravi a crescere anche sotto altri aspetti. Quando si dice che manca il talento un po’ è vero, ma se riusciamo a diluirlo per tutti gli altri calciatori diventa meglio. Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l’ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissime perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia. Non l’ho chiamato prima perché vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo. Essere qualitativi fa la differenza. Sarà importante sia giocare bene che il risultato, è indifferente chi giocherà tra i due perché stanno entrambi molto bene. In questi ultimi allenamenti ho visto delle cose ancor più interessanti, qualsiasi scelta si farà sarà quella corretta”.

Riguardo a cosa sia cambiato dopo il disastroso rendimento a Euro 2024: “Ho cercato di fare scelte corrette in base alle mie esperienze e conoscenze. Una l’avete sottolineata bene: probabilmente il mio comportamento non era stato corretto per quella che era la possibilità di qualità che avevo a disposizione, sia nelle scelte degli elementi che nella tipologia di gestione che avevo fatto. Poi ci mettono del loro i ragazzi. Ora ci sono comportamenti diversi, le posizioni fisse in campo sono poche. E’ sempre più difficile essere squadra e far vedere le loro qualità, loro lo sanno far bene”.

Infine, sull’obiettivo degli azzurri in queste due partite di Nations League contro Belgio e Francia: “Vogliamo giocare bene a calcio. Quello che è il nostro obiettivo è voler giocare a calcio e attraverso il gioco riesca a portare a casa i risultati. Da quando ho cominciato che ho questa idea, ora che ho fatto questo lavoro per 30 anni mi si è rafforzata: bisogna giocare bene a calcio e attraverso il gioco si va a divertire e si riceve da coloro che si divertono ancora più voglia”.

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Per amore o per livore, è sempre “The dark side of the moonnezz” (cit) – Domeniche Bestiali

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