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Nessuno degli invitati si presenta alla festa della figlia di cinque anni. Il padre furioso: “Problema culturale, come sono stati educati questi bambini?”

Tutto era pronto in una ludoteca ad accogliere i 35 piccoli invitati. Ma nessuno si è presentato alla festicciola della bimba

Il peggior incubo per un bambino o una bambina? Che alla festa non si presenti nessuno. Un incubo che si è purtroppo concretizzato per una bimba di cinque anni che era pronta ad accogliere gli amichetti alla ludoteca di Camucia, in provincia di Cortona. A raccontarlo è stata la madre con un post su Facebook che poi è diventato virale: “Un po’ di tempo fa leggevo tanti pareri sulla storia del bimbo che non era stato invitato ad una festa. Beh, mia figlia di inviti ne ha dati 35. Dieci bimbi non sarebbero potuti venire e me l’hanno comunicato immediatamente. Ma gli altri 25? Non auguro a nessuno di ritrovarsi in una simile situazione, è vergognoso ed umiliante”.

E poi rivolgendosi alla figlia: “Ieri non hai pianto, sempre col sorriso sulle labbra e un occhio alla porta con la speranza che qualcuno arrivasse. Ho avuto la conferma della piccola, grande, forte e coraggiosa donna che sei. Grazie ai gestori dell’area giochi affittata per averla fatta divertire nonostante fosse sola. Non auguro a nessuno di ritrovarsi nella tua stessa situazione, è vergognoso e umiliante”.

“Perché non si sono presentati? – si chiede il padre in una intervista a Il Corriere della Sera – È la domanda su cui ci stiamo arrovellando senza che finora io e mia moglie abbiamo trovato una risposta. Non credo che dipenda dal fatto che noi siamo di fuori (italiani ma non della regione), non è una questione di origine nostra e della piccola. Direi piuttosto che sia un problema culturale di come sono stati educati questi bambini e i loro genitori. Ma sia chiaro: noi non portiamo rancore nei confronti di nessuno”.

Ma c’è stato qualche chiarimento tra i genitori “Me lo tengo per me, sono tutte domande alle quali preferisco non rispondere. Non deve diventare un problema di curiosità morbosa. Non è il singolo caso che deve far rumore, anche se ne ha fatto fin troppo, è la questione generale. Dai social ho visto che abbiamo toccato un nervo scoperto. Di situazioni come queste ce ne sono tante che nessuno aveva mai avuto il coraggio di raccontare e che ora vengono alla luce. Purtroppo si comincia con una festa disertata e poi seguono tanti comportamenti inappropriati dei minori, che a loro volta diventano genitori e non sanno educare i figli”.