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Padre di tre figli si finge morto, lascia la famiglia negli Usa e fugge dall’amante in Uzbekistan. L’appello: “Ci sono bimbi che vogliono indietro il proprio papà”

La vicenda del 45enne americano Ryan Borgwardt, padre di tre figli, è di quelle esemplari per un buon thriller hollywoodiano

di F. Q.
Padre di tre figli si finge morto, lascia la famiglia negli Usa e fugge dall’amante in Uzbekistan. L’appello: “Ci sono bimbi che vogliono indietro il proprio papà”

Inscena la sua morte tra i torrenti del Wisconsin, fugge in Uzbekistan da una donna e mette in scacco la polizia che ora gli chiede di tornare dai suoi familiari. La vicenda del 45enne americano Ryan Borgwardt, padre di tre figli, è di quelle esemplari per un buon thriller hollywoodiano. L’uomo era stato visto l’ultima volta a Green Lake, nello Stato del Wisconsin, lo scorso 11 agosto. In quelle ore aveva spedito un messaggio alla moglie dicendo che dopo aver compiuto un giro con il kayak stava tornando a casa. Solo che Borgwardt da quel momento in poi è scomparso. Venerdì scorso lo sceriffo della contea di Green Lake ha indetto una conferenza stampa e ha provato a ricostruire i tasselli della vicenda. Intanto il giorno dopo la scomparsa, in agosto, la polizia ha ritrovato il kayak di Borgwardt ribaltato, il giubbotto di salvataggio che galleggiava nel fiume, e sulla riva canna da pesca e cassetta degli attrezzi abbandonati. La prima ipotesi degli investigatori è stata l’annegamento e su quello hanno indagato utilizzando per ben 54 giorni sommozzatori, droni, sonar e cani molecolari in un’area di oltre 6 km quadrati. Ma di Borgwardt nessuna traccia.

Il colpo di scena è giunto ad ottobre scorso quando si è scoperto che le generalità dello scomparso sono state rilevate sui registri di confine delle autorità canadesi con data 13 agosto. Inoltre l’uomo aveva già ordinato un secondo passaporto dopo aver segnalato lo smarrimento di quello originale. La polizia è così risalita ad una serie di sorprendenti dettagli: il 45enne era in contatto da tempo con una donna dell’Uzbekistan e aveva trasferito denaro presso diverse banche straniere, stipulando inoltre una polizza assicurativa sulla vita da 375.000 dollari.

Lo sceriffo della contea ha dichiarato alla ABCNews di essere rimasto sorpreso dai contorni della vicenda: “Per quanto ne sappiamo, si trova da qualche parte nell’Europa orientale”. Curioso, peraltro, che le autorità, in attesa di precise accuse formali, abbiano chiesto due cose a Borgwardt. La prima è quella di ottenere un risarcimento per le spese delle ricerche e poi in un accorato appello live hanno implorato l’uomo a tornare: “Ryan, se ci stai guardando, ti prego di contattarci o di contattare la tua famiglia. Sappiamo che le cose possono succedere, ma c’è una famiglia che vuole indietro il proprio papà”.

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