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Parenzo contro Stroppa, il referente italiano di Musk: “La mando garbatamente a quel paese nel grande stile americano”

Scintille a L’aria che tira (La7) tra il conduttore David Parenzo e Andrea Stroppa, il referente trentenne di Elon Musk in Italia, indagato in una inchiesta della Procura della Repubblica di Roma su una serie di appalti tra ministeri e Sogei.
Il dibattito è incentrato sulle ultime polemiche relative alla uscita social di Musk contro i giudici italiani, ma a un certo punto Stroppa stravolge il tema della discussione rivolgendo più volte una domanda al direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana in merito a un articolo a firma di Monica Guerzoni: “Cosa ne pensa di quello che ha scritto la sua giornalista il 16 ottobre, e cioè che io sarei stato preso coi soldi in tasca?”.
Parenzo subito insorge: “Che c’entra questo? Non c’entra molto”.
Ma Stroppa, che già su X ha posto la stessa domanda al Corriere, ripete il suo quesito.
Fontana risponde: “La giornalista ha raccontato l’inchiesta in cui lei è coinvolto. Se le cose non staranno come dicono le accuse a lei rivolte, lo racconteremo sicuramente nello stesso modo oggettivo. Non ho alcun pregiudizio e nessuna ostilità di principio nei suoi confronti”.

“Sì, ma io ho fatto un’altra domanda, ribadisce Stroppa mentre Parenzo dissente dall’insistenza dell’ospite.
“Questo lo decide la magistratura – risponde il conduttore che ricorda a Stroppa di essere stato invitato per altre ragioni e non per le questioni giudiziarie – Se vuole, può tornare un’altra volta in una puntata a parte sull’inchiesta”.
La tiritera va avanti per oltre 3 minuti fino a quando Stroppa non accusa Guerzoni di aver scritto cose non vere e Parenzo non ci sta: “Noi l’abbiamo invitata perché è l’uomo di Musk in Italia, io carinamente le ho detto che non avremmo parlato della sua inchiesta giudiziaria. Se però lei usa la mia trasmissione per fare un regolamento di conti su una collega che ha scritto un articolo, la devo mandare garbatamente a quel paese“.
“Mi ci mandi pure”, replica Stroppa.
“Ma lo faccio solo perché questo non è il contesto – continua il giornalista – Se avessi voluto organizzare una puntata sulla sua inchiesta giudiziaria, avrei invitato anche chi ha scritto l’articolo. Ma siccome non l’ho fatto e lei attacca una persona non presente, la mando garbatissimamente a quel paese nel grande stile americano”.