Parola d’ordine sdoganare: le domeniche bestiali sono un campo aperto, senza barriere e senza confini, come sempre anche in senso prettamente fisico e non solo figurato. E se nel calcio che conta ci vogliono anni per sdoganare concetti e trend le Domeniche Bestiali si mostrano sempre “avanti” anni luce. Anche nelle sperimentazioni dei diversi stati psicologici: roba seria, mica come estemporanei sfoghi post eliminazione Champions. Sdoganare spesso fa rima con osare, anche se a osare troppo ci si può confondere e cadere in errori più o meno clamorosi.

RAGE AGAINST MOON(NEZZ)
Lo diciamo subito: per il titoletto abbiamo copiato Tony Tammaro e il suo album “The dark side of the moonnezz”. Ricordate Buffon col “Bidone della spazzatura” che l’arbitro di Real-Juve avrebbe avuto al posto del cuore? Ecco, il bidone della spazzatura è ricorrente nelle Domeniche Bestiali e per motivi diversi. Tipo nella C2 di Calcio a 5 Piemonte diventa valvola di sfogo della rabbia, cosa che costa cinque gare di squalifica per Franco Barbale del Futsal Borgo Ticino perché “il tesserato, ammonito per proteste, reagiva alla notifica del cartellino giallo rivolgendo frasi irrispettose all’indirizzo dell’arbitro, guadagnandosi così l’espulsione diretta. Nel rientrare negli spogliatoi, il Sig. Barbale prendeva a calci un cestino della spazzatura, rompendolo. Al termine della partita, mentre l’arbitro rientrava negli spogliatoi parlando con il vice-capitano della Futsal Borgo Ticino Sig. Erbetta, il Sig. Barbale si rivolgeva al suo compagno di squadra invitandolo a non dar retta all’arbitro e rivolgendo nei confronti di questi un epiteto con chiaro intento denigratorio”.

HONEYMOON(NEZ)
Altra categoria, altra Regione, altri sentimenti, altri bidoni della spazzatura. Questa volta dalla rabbia si passa all’amore, che, si sa, a volte pure può costare caro, tipo 50 euro, per il Riomaior 1965, Prima Categoria Liguria: “A titolo di responsabilità oggettiva dovuta alla condotta dei propri giocatori i quali a fine gara, festeggiando per il risultato conseguito sul campo, danneggiavano un cestino della spazzatura”.

LA SCALA DEL CALCIO
E’ una rete di recinzione di un campo di provincia una sorta di “dogana”? Lo è, perché separa il dentro dal fuori, il lavoro comodo per il magazziniere dalle parolacce che dirà a chi a spedito il pallone fuori dal campo con un tiro sbilenco. Ma le domeniche bestiali sono straordinarie perché, appunto, sdoganano tutto, come nel caso di mister Fulvio Assirelli del Solarolo Calcio, Eccellenza Emilia Romagna, che squalificato non rinuncia ad assistere al match dei suoi, poggiando una scala da imbianchino alla recinzione, come documentato dagli amici di Indipendente Sportivo che ringraziamo per la foto.

NONVOCATI
Già, nonvocati, come Nonciclopedia insomma. Negli ultimi giorni due episodi di non-vocazioni: la Germania ad esempio ha convocato Dario Sits, con tanto di scheda tecnica e foto con la maglietta della nazionale. Unico dettaglio? Sits gioca con la nazionale lettone. Ne è nato un simpatico siparietto social tra federazione tedesca, quella lettone e lo stesso calciatore. Nessun errore invece in Argentina, dove nella gara tra Velez e Deportivo Riestra è sceso in campo uno streamer, Ivan Buhajeruk, senza alcuna esperienza calcistica. Gioca, sì, ma ai videogames online. È uscito dopo due minuti: si è trattato ovviamente di una trovata di marketing, visto che Buhajeruk è seguito da circa 15 milioni di utenti. Se a qualcuno venisse in mente di Non-vocare Domeniche Bestiali per motivi simili, noi siamo qui.

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