Elon Musk, le cui aziende sono state negli anni fortemente sussidiate dal governo americano, ha ricevuto da Trump il compito di semplificare e snellire l’amministrazione statale statunitense. Il patron di Tesla e SpaceX si è messo al lavoro, o meglio, sta cercando di mettere al lavoro gli altri, senza pagarli. Insieme a Vivek Ramaswamy ha lanciato un appello agli americani che sono “rivoluzionari a favore di un governo di piccole dimensioni con un quoziente di intelligenza elevato” e disposti a lavorare più di 80 ore a settimana di unirsi al loro nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa, senza stipendio.
“Non abbiamo bisogno di più generatori di idee part-time. Abbiamo bisogno di rivoluzionari a favore del governo di piccole dimensioni con un QI super elevato disposti a lavorare più di 80 ore a settimana per un taglio dei costi poco affascinante”, si legge in un post su X. Come una persone che, in base al QI, indicatore peraltro discutibile e discusso, dovrebbe essere molto intelligente accetti di lavorare gratis per 11 ore al giorno è un mistero. A ragion di logica, la semplice accettazione dovrebbe comportare un immediato crollo del QI. Si vedrà.
“Se sei tu, invia un messaggio privato a questo account con il tuo curriculum. Elon e Vivek esamineranno l’1% dei candidati migliori“, prosegue imperterrito Musk nella sua comunicazione. In un post separato, l’imprenditore sudafricano ha commentato: “In effetti, questo sarà un lavoro noioso, creerà un sacco di nemici e il compenso è pari a zero. Che grande affare!“, ha scritto aggiungendo una faccina che ride. E in effetto l’offerta fa abbastanza ridere.
Indeed, this will be tedious work, make lots of enemies & compensation is zero.
“Ci è stato dato un mandato che non potrebbe essere più chiaro. La gente si è espressa e ha detto di volere un cambiamento“, ha detto Musk nel corso di un evento a Mar-a-Lago.
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La Redazione
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "Il Presidente della Repubblica entra particolarmente in attività quando il sistema si blocca, quando per una qualunque causa c'è un inceppamento del sistema, perchè non tutto è prevedibile. Quando il sistema si blocca il Presidente della Repubblica interviene per aiutarlo a rimettersi in funzione. Oltre che un arbitro è come un meccanico, interviene per riparare, per rimettere in funzionamento il sistema che si è inceppato". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli studenti in occasione dell'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini.
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "L’autonomia differenziata demolita dalla Consulta, il premierato sparito nelle sabbie mobili di Palazzo Chigi. Dopo due anni di annunci e di proclami, arrivati a metà legislatura, le due “riforme madre” del Governo Meloni sono fallite a causa dell’improvvisazione e della approssimazione costituzionale con cui sono state pensate e scritte, dettate da impulsi propagandistici più che da un’analisi onesta della realtà istituzionale italiana e delle sue effettive esigenze di riforma”. Lo scrive sui social il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“L’unica controriforma che questo esecutivo continua pervicacemente ad attuare è la continua sopraffazione del Parlamento, il perenne compulsivo ricorso a decreti legge e un sovranismo giuridico che introduce nuovi elementi di crisi nel nostro sistema istituzionale”, conclude Magi.
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - All'ultimo, un evento comune c'è stato: Elly Schlein con Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli stamattina a Terni. Sit in con la candidata Stefania Proietti davanti all'ospedale. La difesa della sanità resta tema prioritario ed anche una delle battaglie maggiormente condivise dalle opposizioni, con tanto di emendamenti comuni alla manovra. Foto di gruppo e abbracci a favore di telecamere in risposta a Giorgia Meloni che ieri ironizzava sul fatto che i leader del centrosinistra si vergognerebbero a farsi vedere assieme, visto che finora non c'erano state iniziative comuni. La risposta arriva. Ma le difficoltà a costruire una coalizione stabile sono sotto gli occhi di tutti. Militanti compresi che stamattina a Terni hanno intonato il coro 'unità, unità' davanti a Schlein e gli altri leader.
Per la segretaria del Pd la partita che si gioca domenica e lunedì è particolarmente delicata. Se in Emilia Romagna c'è maggiore ottimismo, in Umbria il risultato è incerto. Testa a testa, la fotografia dei sondaggi fino a quando è stato possibile pubblicarli. Chi segue da vicino la campagna in Umbria conferma che la sfida resta serrata. Complicato fare previsioni. C'è l'incognita dell'astensionismo. E quella di quanto peserà l'apporto del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, al centrodestra. Il timore è che finisca per risultare lo Scajola dell'Umbria: l'ex-ministro di Fi ha assicurato un decisivo sostegno dalla 'sua' Imperia alla vittoria di Bucci su Andrea Orlando.
Dopo le europee nel Pd si era accarezzata la possibilità del triplete. Ma la Liguria è andata come è andata e ora il risultato in Umbria diventa cruciale per poter parlare di vittoria. E per sedare i malumori che attraversano i dem. L'area riformista ha rinviato ogni discussione a dopo la tornata elettorale di sabato e domenica e una sconfitta in Umbria metterebbe a dura prova la pax interna. La gestione della partita in Liguria, l'aver subito il diktat di Giuseppe Conte su Matteo Renzi restringendo la coalizione, è stato giudicato un errore pagato con la sconfitta. "Un errore politico", disse a caldo il senatore Alessandro Alfieri. Energia Popolare, la minoranza riformista, ha già organizzato un'iniziativa per sabato 30 novembre a Roma dalle 9 e 30 alle 14 all'hotel Massimo D'Azeglio.
Oltre alle dinamiche interne Pd, c'è poi tutto il capitolo della costruzione della coalizione. Dalla Costituente M5S uscirà il via libera all'alleanza? Chiedono i cronisti a Conte: "Abbiamo pubblicato i quesiti che saranno votati da tutti gli iscritti e saranno loro a decidere sul futuro del Movimento 5 Stelle. Su tutto, anche in termini di alleanze", la risposta del leader M5S che comunque ci tiene a replicare alle ironie di Meloni sulla fragilità del campo progressista.
"Ci vergogniamo di farci vedere insieme? Ma oggi l'incontro c'è o non c'è? Lasciamo a Meloni polemiche sciocche e inutili. Siamo insieme in Umbria e in Emilia, uniti e convinti di poter presentare una proposta seria ai cittadini", assicura Conte. Tuttavia, proprio nel giorno della uscita comune a Terni c'è stato un nuovo screzio tra dem e M5S: casus belli le parole di Paolo Gentiloni. L'ex-commissario Ue ha detto che il Superbonus malgrado le "ragioni comprensibili" che lo hanno ispirato, è "uscito fuori controllo" e nel complesso ha avuto un impatto più "negativo" che positivo sull'economia italiana. Tagliente la replica dei 5 Stelle: "Gentiloni? Ha dentro di sè un'algoritmo che gli fa dire sciocchezze".
Gentiloni ha anche fatto agitare i colleghi di partito sulla questione Fitto, ricordando che Ecr votò a suo favore nel 2019. Schlein oggi da Terni ha ribadito che il "problema non è mai stato Fitto" (che ieri tra l'altro ha incontrato e avuto sostegno dal presidente Sergio Mattarella) ma il problema per il Pd e tutta la famiglia S&D è "l'allargamento della maggioranza in Europa a destra". Fratoianni e Bonelli riportano il focus sulla partita umbra: "Siamo qui tutti e tutte insieme -dice il leader di Sinistra Italiana- per dire che l'investimento nella sanità pubblica è la priorità assoluta. E' la prima preoccupazione in tutte le indagini, gli italiani vogliono che sia loro restituito loro il diritto alla salute e la destra non lo fa, anzi fa il contrario".
(Adnkronos) - "I poteri dello Stato -ha spiegato Mattarella- sono tutti chiamati a collaborare ciascuno nel suo compito, rispettando quello degli altri, è il principio del check and balance, dei contrappesi, dei limiti, degli equilibri, perchè è importante per qualunque organo, per qualunque potere, il potere degli altri organi, perchè non vi sia nessuno nel nostro ordinamento che abbia troppo potere. Questa coralità di rispetto delle regole è fondamentale".
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "Il Presidente della Repubblica promulga leggi, emana decreti e ha delle regole che deve rispettare. Ogni tanto sentirete appelli al Presidente della Repubblica 'non firmi questa legge perchè è sbagliata' oppure 'l'ha firmata vuole dire che la condivide': sbagliano entrambi". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli studenti in occasione dell'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini.
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "Il continuo decremento della partecipazione al voto dei nostri cittadini è un segnale allarmante su cui tutti devono interrogarsi. Talvolta ho l'impressione che da parte delle forze politiche ci sia attenzione maggiore per chi vota", ma "il problema principale del nostro sistema istituzionale è per chi non vota per indurlo a partecipare. La democrazia vive di partecipazione, se questa non c'è sfiorisce". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli studenti in occasione dell'evento '25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori', presieduto da Andrea Ceccherini.
Roma, 15 nov. (Adnkronos/Labitalia) - “Si tratta del primo flagship in Europa e abbiamo scelto Roma come piazza assolutamente prioritaria. È anche il settimo negozio che apriamo a Roma, abbiamo quasi 200 dipendenti in città. Per noi, Roma è strategica sia come gruppo Percassi che per Starbucks, perché ha un potenziale incredibile, anche in vista del Giubileo del 2025”. Sono le parole di Matteo Morandi, ad di Percassi Retail, licenziatario esclusivo del marchio Starbucks in Italia, in occasione dell’apertura del primo flagship store di della multinazionale in Italia, ispirato al nuovo concetto 'Where coffee meets art', a Roma, in Piazza San Silvestro.
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